“La casa della droga a Canicattì”, indagati chiedono di patteggiare e vengono scarcerati
Quattro dei sei indagati chiedono di patteggiare e il giudice li scarcera applicando nei loro confronti l’obbligo di dimora
Quattro dei sei indagati chiedono di patteggiare e il giudice li scarcera applicando nei loro confronti l’obbligo di dimora. Nuovi sviluppi nell’inchiesta scaturita da un blitz antidroga avvenuto lo scorso mese a Canicattì. Il gip Alberto Lippini, accogliendo la richiesta dell’avvocato Calogero Meli, ha disposto la scarcerazione di Liliana Cettina Lo Manto, 56 anni, Giovanni Avvenanti, 27 anni, Maria Chiara Li Calzi, 24 anni, e Assunta Giustina Pia Milazzo, 25 anni. I primi tre erano in carcere mentre l’ultima si trovava ai domiciliari. Tutti hanno chiesto di patteggiare e le esigenze cautelari si sono così affievolite. Un quinto indagato – Calogero Lo Giudice – si trova in carcere mentre un sesto – Salvatore Moio – è tornato in libertà dopo che il Riesame ha annullato l’ordinanza.
Il blitz è scattato lo scorso 6 novembre quando la polizia ha fatto irruzione in un’abitazione a Canicattì avendo il sospetto che all’interno vi fosse in atto attività di spaccio. Ed in effetti i poliziotti, al termine di perquisizioni, hanno sorpreso gli indagati seduti intorno ad un tavolo mentre confezionavano stupefacente. In particolare sono stati rinvenute 59 dosi di crack ed una sessantina di cocaina oltre a sei bilancini di precisione, due bilance elettroniche e materiale utile alla suddivisione della droga. Durante la perquisizione, inoltre, sono stati trovati anche oltre 18mila euro in contanti. Ad una delle indagate – Assunta Giustina Pia Milazzo – vengono contestati anche i reati di furto di energia elettrica e resistenza a pubblico ufficiale per avere creato un allaccio abusivo in casa e tentato di aggredire un ispettore della polizia durante la perquisizione.




