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L’agguato al boss Leonardo Rizzuto, commando in azione su due Porsche Macan

Nuovi particolari sul tentato omicidio del boss Leonardo Rizzuto, originario di Cattolica Eraclea, ritenuto il capo della mafia a Montreal

Pubblicato 1 anno fa

Proseguono le indagini sul tentato omicidio del boss Leonardo Rizzuto, originario di Cattolica Eraclea, vittima di un agguato lo scorso 15 marzo. Il figlio del padrino Vito Rizzuto, ultimo erede della potente famiglia mafiosa agrigentina, è rimasto ferito da diversi colpi di pistola ma è riuscito a scappare e salvarsi. E adesso emergono nuovi particolari anche perchè le forze dell’ordine canadesi hanno chiesto direttamente aiuto ai cittadini per risolvere il caso. Sarebbero due le automobili utilizzate dal commando che è entrato in azione. Si tratta di una Porsche Macan nera, dalla quale sono stati esplosi i colpi di pistola, e di un’altra Porsche Macan rossa che avrebbe fatto da staffetta. 

“L’evento si è verificato il 15 marzo 2023 intorno alle 16:30 – scrive la polizia – mentre la vittima viaggiava nel suo veicolo Mercedes nero sull’autostrada 440 in direzione ovest a Laval. Quando era vicino all’uscita 17 dell’autostrada 13, l’occupante di una Porsche Macan nera avrebbe sparato più volte contro l’auto della vittima. L’indagine – si legge – rivela che anche un secondo veicolo, una Porsche Macan rossa, potrebbe essere collegato al tentato omicidio. Chiunque abbia informazioni o immagini relative a questo evento, o ai SUV in questione, è invitato a venire a incontrare gli inquirenti”. 

L’attentato è avvenuto lo scorso 15 marzo. Almeno sei i proiettili esplosi. Rizzuto, dopo essere stato colpito, avrebbe continuato a guidare per almeno altri due chilometri prima di fermarsi nei pressi di un’impresa di pompe funebri tra la strada di servizio della Highway 13 e Principale Street. L’ultimo avvistamento in Sicilia di Leonardo Rizzuto risale all’estate 2019 quando fece ritorno a Cattolica Eraclea insieme alla moglie e i figli ed insieme alla sorella Libertina, al marito Benny Sciortino e loro figli per trascorrere un breve periodo di vacanza. Hanno alloggiato in un b&b del centro storico di Cattolica Eraclea per poi trascorrere un altro breve periodo di vacanza anche al Verdura Resort di Sciacca. 

La storia della famiglia Rizzuto parte proprio da Cattolica Eraclea. Il boss capostipite Vito Rizzuto fu il primo a spostarsi nel nuovo continente nel 1922. Impegnato fin da subito in affari malavitosi, venne ucciso quando aveva 32 anni. Nel febbraio 1954, Nicolò Rizzuto, figlio di Vito, arrivò in Canada, A differenza di suo padre, Nicolò arrivò nella terra dei laghi con la sua famiglia e subito si diresse nella grande città di Montreal. Per oltre vent’anni il traffico di eroina arricchì i boss siciliani ed è proprio in quest’ottica che salirono alla ribalta i Caruana e Cuntrera, guarda caso anch’essi provenienti dalla provincia di Agrigento, Siculiana, distante solo 16 chilometri da Cattolica Eraclea. Vito sposò nel 1966 Giovanna Cammalleri, originaria di Cattolica Eraclea, ma trasferita con la famiglia in Canada, a Toronto. Al matrimonio parteciparono i boss più influenti. Nick Rizzuto ebbe l’opportunità di costruire un avamposto della famiglia in Venezuela, dove si trasferì nel 1973 e dove poté usufruire dell’appoggio dei Caruana Cuntrera, e in quel territorio fu a capo dei principali business. Vito Rizzuto, nato nel 1946 a Cattolica Eraclea, è morto il 23 dicembre 2013 a Montreal per cause naturali dopo quasi otto anni di carcere durante i quali i rivali gli avevano ucciso il figlio Nick Jr e il padre Nick. Oggi lo scettro del comando – secondo le notizie che arrivano da Montreal – lo detiene il tandem formato da Leonardo Rizzuto e Stefano Sollecito. Figlio di Vito il primo, divenuto padrino; figlio di Rocco Sollecito il secondo, che di Nicola e Vito Rizzuto era l’ombra.

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