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Lampedusa, in due giorni sbarcati 728 migranti

In due giorni, sabato e domenica, sono arrivati complessivamente 728 migranti a Lampedusa: 387 ieri e 341 il giorno prima. La Prefettura di Agrigento, d’intesa col ministero degli Interni, e’ impegnata nell’organizzare il trasferimento del piu’ alto numero possibile di migranti per alleggerire le presenze all’hotspot. Per oggi – secondo quanto confermato dalla Prefettura – e’ […]

Pubblicato 4 anni fa

In due giorni, sabato e domenica, sono arrivati complessivamente 728 migranti a Lampedusa: 387 ieri e 341 il giorno prima. La Prefettura di Agrigento, d’intesa col ministero degli Interni, e’ impegnata nell’organizzare il trasferimento del piu’ alto numero possibile di migranti per alleggerire le presenze all’hotspot. Per oggi – secondo quanto confermato dalla Prefettura – e’ previsto il trasferimento, con traghetti e motovedette, di un minimo di 200 persone ad un massimo di 300 che verranno accolte in strutture in Piemonte e Calabria e a Campobasso. Sono 84 i tunisini che si sono lasciati alle spalle l’hotspot di Lampedusa e che sono stati imbarcati sul traghetto di linea che in serata giungera’ a Porto Empedocle.

Fra poco, con le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, secondo quanto stabilito dalla prefettura di Agrigento, ne verranno trasferiti altri 80. I due gruppi andranno nelle strutture d’accoglienza di Calabria e Piemonte. Non e’ escluso, ma la conferma si avra’ soltanto nelle prossime ore, che in serata, con il secondo traghetto di linea, possano lasciare l’isola altri 80 migranti. Al momento, tenendo conto dei trasferimenti, nella struttura d’accoglienza – dove all’alba c’erano poco meno di mille persone – restano circa 700 extracomunitari a fronte di una capienza massima di 192.Fra loro ci sono anche gli ultimi 200 tunisini giunti, stanotte, con 5 diversi barchini, quattro dei quali sono approdati in maniera autonoma sulla costa.

“Il governo – dice all’AGI il sindaco Toto’ Martello – continua ad affrontare il problema come se fosse una situazione ordinaria, mentre il presidente del consiglio dovrebbe assumersi la responsabilita’ di quanto accade, anziche’ fare orecchie da mercante di fronte alla nostra richiesta di dichiarare lo stato d’emergenza”.

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