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Licata, scoperte piantagioni di droga, sequestrati 3665 kg di marijuana: 4 arresti (ft e vd)

La Polizia di Stato di Agrigento dallo scorso 11 settembre ha eseguito tre distinte operazioni che hanno che hanno permesso l’arresto di quattro soggetti ritenuti responsabili di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Le articolate indagini della Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi e del Commissariato P.S. di Licata, diretto […]

Pubblicato 5 anni fa

La Polizia di Stato di Agrigento dallo scorso
11 settembre ha eseguito tre distinte operazioni che hanno che hanno permesso
l’arresto di quattro soggetti ritenuti responsabili di coltivazione e
detenzione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

Le articolate indagini della Squadra Mobile di
Agrigento, diretta da Giovanni Minardi e del Commissariato P.S. di Licata, diretto
da Sergio Carrubba, pedissequamente riferite alla Procura della Repubblica di
Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, hanno permesso di effettuare le
seguenti attività:

11 settembre in c.da San Michele agro di Licata
veniva rinvenuta e sequestrata una piantagione di marijuana gestita dai coniugi
Francesco Bruna, operaio di 43 anni, e Angela Cammilleri, casalinga di 35 anni

La perquisizione permetteva di rinvenire quattro
tunnel illecitamente coltivati a cannabis indica, all’interno dei quali
venivano sequestrate 250 piante alte tra mt 1 ed 1.5, per un totale di circa 247
Kg. All’interno di un garage di pertinenza della struttura agricola, si
sequestravano, altresì, altri 77 gr. di stupefacente.

Entrambi i coniugi venivano posti agli arresti
domiciliari, provvedimento poi convalidato dalla Procura della Repubblica.

17 settembre in c.da Cantacaglione agro di Licata veniva rinvenuta e sequestrata una piantagione di marijuana gestita da Angelo Marzullo, 47 anni. La perquisizione permetteva di rinvenire sette tunnel illecitamente coltivati a cannabis indica, all’interno dei quali venivano sequestrate 575 piante alte tra mt 1.4 ed 1.6, per un totale di circa 725 Kg. Marzullo veniva tradotto presso la casa circondariale Di Lorenzo di Agrigento.

20 settembre in c.da Petrullo agro di Canicattì, Mobile e Commissariato Licata, unitamente a personale del Commissariato P.S. di Canicattì, diretto da Cesare Castelli, individuavano un magazzino utilizzato per l’essiccazione di un’ingente quantità di piante di marijuana già raccolte, nella disponibilità di Vincenzo Tardino, 38 anni, persona autorizzata alla coltivazione di cannabis industriale per scopi leciti.

La perquisizione all’interno del magazzino permetteva
di rinvenire e sequestrate 3550 piante alte circa mt. 1.5, per un totale di
circa 2650 Kg, oltre ad una parte esigua, circa 30 Kg,  che risultava di lecita coltivazione. Tardino veniva
tradotto presso la casa circondariale Di Lorenzo di Agrigento.

A queste si aggiunge il rinvenimento e
sequestro, a carico di ignoti, operato dalla Squadra mobile di Agrigento e dal
Commissariato P.S. di Canicattì, di otto panetti di hashish, del peso
complessivo di oltre 2 Kg, rinvenuti nei pressi di una strada periferica di
quel Centro.

Si tratta di un sequestro di sostanze stupefacenti che sul mercato avrebbe prodotto, tra semi e foglie, un possibile guadagno di oltre 5 milioni di euro.

Operazione San Michele, 4 arresti: piantagioni di droga a Licata

Le operazioni sopra riportate, che hanno
permesso di sequestrare, in totale,  4375
piante di marijuana del peso complessivo di 3662 kg, nonché 2 kg di hashish, evidenziano
l’altissima attenzione della Polizia di Stato della provincia di Agrigento sul
fenomeno della coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché la
determinazione e la massima professionalità nella conduzione delle complesse indagini
volte all’individuazione ed alla cattura dei responsabili di tali crimini ad
alto impatto sociale.

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