Tutto pronto per la 75º edizione del Mandorlo in fiore, che si svolgerà dal 28 febbraio al 8 marzo.

“Più festival, più folklore, più patrimoni Unesco nel segno dello scambio e della condivisione culturale”, ha dichiarato Raffaele Sanzo coordinatore del progetto Sagra, in conferenza stampa insieme al direttore del Parco, Roberto Sciarratta, il consulente tecnico scientifico Giovanni Di Maida e il Sindaco Calogero Firetto.

Una nuova macchina organizzativa, e anche un logo nuovo che evoca i 2600 anni della Fondazione di Akgragas, realizzato dall’Architetto, Barbara Spallitta. “L’immagine, tratta da un vaso greco contenuto all’interno del Museo Griffo, raffigura una menade con in mano un cembalo, per esaltare il tema della danza e della musica “, dichiara la stessa Spallitta.

Saranno 28 le Nazioni partecipanti: Algeria, Brasile, Bulgaria, Cina, Colombia, Corea, Croazia, Egitto, Emirati Arabi, Francia, Georgia, Grecia, Honduras, Indonesia, Italia, Lettonia, Macedonia, Messico, Romania Russia, San Salvador, Senegal, Serbia, Spagna, Turchia, Ucraina, Ungheria, Usa, più i gruppi folkloristici agrigentini.

Ad aprire la Kermesse il 28 febbraio il Festival “I bambini del mondo” giunto alla ventesima edizione, voluto da Giovanni Di Maida e Luca Criscenzo, con la partecipazione di 10 gruppi internazionali e 5 gruppi agrigentini.

Il 3 Marzo si entra nel vivo della Sagra con la Sfilata e l’accensione del Tripode dell’amicizia innanzi al Tempio della Concordia; il 4 Marzo giorno tanto atteso da tutta la popolazione con la Fiaccolata dell’Amicizia e la sfilata per le vie di Girgenti di tutti i gruppi internazionali; Si concluderà l’8 marzo con due momenti importanti: alle 10 la sfilata finale dei gruppi e poi alle 15 la premiazione dei migliori gruppi. A presentera la manifestazione, come anticipato da Grandangolo, Anna Falchi che è anche la madrina, Sasà Salvaggio e “ I Soldi spicci”.

Anche quest’anno vengono confermati gli incontri nelle scuole, con momenti di aggregazione, condivisione, e attività secondarie che vedranno impegnanti sia gli studenti agrigentini ma anche il corpo docente, non a caso molti spettacoli si svolgeranno presso l’Auditorum Livatino del Cua di Agrigento.

Non mancheranno gli spettacoli al Palacongressi, al Teatro Pirandello, al teatro della Posta che ospita l'”Opera dei Pupi”, nei quartieri di Fontanelle, Montaperto, Villaseta, Villaggio Peruzzo, Monserrato, San Leone, Villaggio Mosè, e per far interagire la gente con i gruppi folk sarà allestita anche una Sala/Bar dell’amicizia in piazza San Francesco, dove sarà possibile scambiarsi idee, dove i gruppi potranno esibirsi.