Prima avrebbe scelto la via del silenzio poi, in un secondo momento, avrebbe chiesto di essere interrogato per spiegare il motivo dell’efferato delitto di cui si è macchiato: “L’ho uccisa perché mi ha trasmesso il Coronavirus”. Avrebbe detto queste testuali parole Antonio De Pace, fidanzato e carnefice di Lorena Quaranta, 27enne di Favara, uccisa nella giornata di ieri al culmine di una lite.

Una dichiarazione a cui però non credono gli inquirenti della Procura di Messina, con in testa il procuratore capo Maurizio De Lucia e il sostituto procuratore Roberto Conte, che hanno interrotto l’interrogatorio.

Inoltre, secondo quanto riportato da Repubblica che lo apprende da “fonti sanitarie”, la giovane favarese, ma anche il carnefice, sarebbero risultati negativi ai tamponi effettuati. In queste ore verranno sentiti parenti e amici.