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Minacce di morte e richieste di denaro a minore “sospettato” di furto, chiesti 4 rinvii a giudizio  

Avrebbero minacciato di morte e avanzato richieste di denaro nei confronti di un minorenne poiché sospettato di essere l’autore del furto di alcuni utensili

Pubblicato 13 minuti fa

Avrebbero minacciato di morte e avanzato richieste di denaro nei confronti di un minorenne poiché sospettato di essere l’autore del furto di alcuni utensili rubati all’interno di un magazzino. La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di quattro persone. Si tratta di Angelo Caico, 35 anni, Calogera Vullo, 37 anni, Antonio Caico, 62 anni, Gabriele Russelli, 20 anni. L’udienza preliminare è in corso davanti il gup Micaela Raimondo che ha rinviato al prossimo 15 ottobre per consentire al pubblico ministero di valutare l’esatta qualificazione dell’ipotesi di reato contestata. 

La vicenda risale al maggio 2024. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero minacciato di morte il minorenne perchè ritenuto il responsabile di un furto di alcuni attrezzi in un magazzino di loro proprietà. In una occasione uno degli imputati avrebbe anche mostrato una pistola al ragazzino mettendogliela in bocca. La richiesta di denaro per riparare il danno, sempre secondo quanto sostiene l’accusa, sarebbe stata di 500 euro. 

La madre del minore denunciò l’accaduto alla polizia che, prima della consegna di una tranche di 150 euro, segnò le banconote. Il Riesame di Palermo, al quale si erano rivolti gli indagati, ridimensionò le accuse ritenendo che il reato non fosse estorsione bensì esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Le persone offese – padre, madre e minorenne – si sono costituiti parte civile rappresentati dall’avvocato Monica Malogioglio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Raguccia, Vella e Spoto.

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