Naufragio di Lampedusa, le 13 salme arrivate a Porto Empedocle (ft,vd)
Dopo i funerali a Lampedusa nella parrocchia di San Gerlando, nella tarda mattinata di oggi a bordo del traghetto di linea “Pietro Novelli”, sono arrivate a Porto Empedocle le 13 salme delle vittime del naufragio del 7 ottobre. Le bare sono state sistemate tutte sul molo, e alcune donne, in quella che e’ stata una […]
Dopo i funerali a Lampedusa nella parrocchia di San Gerlando, nella tarda mattinata di oggi a bordo del traghetto di linea “Pietro Novelli”, sono arrivate a Porto Empedocle le 13 salme delle vittime del naufragio del 7 ottobre.
Le bare sono state sistemate tutte sul molo, e alcune donne, in quella che e’ stata una toccante cerimonia, hanno deposto dei fiori su ogni bara.
A rendere omaggio alle vittime e a stringersi in un momento di preghiera il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo accompagnato dalle più alte cariche civili e militari. Presenti tra gli altri anche la sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina e il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Sul molo Sciangula anche don Leopoldo Argento, parroco della matrice di Porto Empedocle e, don Luca Camilleri, direttore ll’ufficio per il Dialogo interreligioso della Curia di Agrigento e il direttore dell’Ufficio Missionario, don Aldo Sciabbarrasi che hanno benedetto i corpi ed elevato una preghiera di suffragio.
“Le salme troveranno sistemazione in 8 cimiteri della Provincia di Agrigento, 2 andranno ad Alessandria della Rocca; 2 a Favara; 2 a Camastra; 2 a Cianciana; 1 a Campobello; 1 a Joppolo; 2 a Grotte ed infine 1 a Naro”, dichiara il Prefetto Dario Caputo. Mi preme ringraziare le Forze dell’Ordine, ma sicuramente anche l’amministrazione di Lampedusa, e tutte le amministrazioni del territorio che hanno risposto alla richiesta di ospitalità delle salme nei loro cimiteri di queste povere donne rimaste vittime in un terribile naufragio, di cui al momento solo di una donna ci sono elementi di identificazione” , ha concluso il Prefetto Caputo.
L’intervista al Prefetto Dario Caputo
ha collaborato Alessandro La Rosa