Agrigento

Non commise alcuna truffa: agrigentino assolto dal Gup del Tribunale di Palermo

Accolta la richiesta dell'avv. Angelo Farruggia

Pubblicato 2 anni fa

Il procedimento, assai complesso per il numero degli imputati e delle parti offese, scaturiva da una complessa attività d’indagine, derivata dalle querele sporte dalle parti offese, condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo e relativa a una serie di truffe che abilmente sarebbero state poste in essere, oltre che in danno di un magistrato allora in servizio presso il Tribunale di Oristano, per  € 243.000,00 circa, di almeno altri tre noti imprenditori agrigentini (queste le iniziali: D.G., M.L. e S.A.), ai quali, dietro la falsa promessa in vendita di alcuni immobili siti in Roma, Milano e Palermo, sarebbero stati rispettivamente truffati per € 534.850,00, 31.300,00 e 28.400,00.

Tutti soldi che gli imprenditori agrigentini hanno versato nelle mani di tale Girgenti Giorgio, il quale, a dire dell’accusa, spacciandosi per procuratore del barone La Lumia Ferdinando di Palermo, avrebbe promesso in vendita immobili, di fatto inesistenti e dei quali, comunque, non aveva la disponibilità.

Nell’ambito del procedimento che vedeva imputati per truffa aggravata Giorgio Girgenti, Ferdinando Lumia, Rosalia Governale e Gallo Cassarino Daniele, quest’ultimo, assistito dall’Avv. Angelo Farruggia, aveva scelto il rito abbreviato con conseguente separazione della sua posizione da quella degli altri imputati per i quali vi è stata richiesta di rinvio a giudizio.

Al termine del giudizio abbreviato, in cui l’imprenditore D.G. si era costituito parte civile chiedendo il risarcimento di € 534.850,00, il G.U.P. del Tribunale di Palermo, dott. Iannelli, accogliendo la tesi del difensore, avv. Angelo Farruggia, secondo cui anche Daniele Gallo Cassarino era stato vittima di truffa ad opera del Girgenti, per circa € 20.000,00, lo ha assolto con la formula “per non avere commesso il fatto”.

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