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Palma di Montechiaro, due suore rinviate a giudizio per estorsione

Secondo l'accusa si sarebbero rese protagoniste del cosiddetto “cavallo di ritorno” sulle buste paga dei dipendenti

Pubblicato 2 anni fa

Il gup del tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di due suore accusate di estorsione. Si tratta della madre superiora Giuseppa Calzarano, responsabile della scuola dell’infanzia “Collegio di Maria”, e la madre generale di Palermo Paolina Mastrandrea. Entrambe le religiose compariranno il prossimo 9 gennaio davanti il giudice Manfredi Coffari per la prima udienza del processo. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

Secondo la ricostruzione dell’accusa le due suore, difese dagli avvocati Maria Alba Nicotra e Antonino Zanghi, si sarebbero rese protagoniste del cosiddetto “cavallo di ritorno” sulle buste paga dei dipendenti. I fatti contestati vanno dal 2011 al 2018 quando, secondo l’impianto accusatorio, le religiose si sarebbero fatte consegnare parte dello stipendio da alcuni lavoratori. Otto le persone offese individuate e costituite parte civile con gli avvocati Giuseppe Lentini e Donata Milano.

L’inchiesta, condotta sul campo dai carabinieri della Compagnia di Licata, scaturisce proprio dalle denunce dei lavoratori della struttura dell’infanzia di Palma di Montechiaro.

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