Agrigento

Procuratore Patronaggio all’Antimafia: “Molti preferiscono ammazzarsi piuttosto che tornare in Libia”

La Commissione regionale Antimafia, guidata da Claudio Fava, ha ascoltato in audizione il capo della Procura di Agrigento, Luigi Patronaggio, a proposito delle indagini relative ai salvataggi dei migranti, delle minacce ricevute dal magistrato e della situazione di Girgenti acque, la società che gestisce le risorse idriche nell’agrigentino. Al termine dell’audizione Patronaggio non ha rilasciato […]

Pubblicato 6 anni fa

La Commissione regionale Antimafia, guidata da Claudio Fava, ha
ascoltato in audizione il capo della Procura di Agrigento, Luigi Patronaggio, a
proposito delle indagini relative ai salvataggi dei migranti, delle minacce
ricevute dal magistrato e della situazione di Girgenti acque, la società che
gestisce le risorse idriche nell’agrigentino.

Al termine dell’audizione Patronaggio non ha rilasciato dichiarazioni,
limitandosi a dire che si è discusso anche di ong e ringraziando la commissione
per la solidarieta’ e l’attenzione in merito alle minacce ricevute. ”In Commissione
antimafia sono stati attenti e molto affettuosi riguardo alle minacce che mi
sono arrivate di recente”. Sono le uniche parole pronunciate dal Procuratore
di Agrigento Luigi Patronaggio all’uscita della Commissione regionale antimafia
all’Ars. E poi, alla domanda se si è parlato di ong, ha risposto seccamente:
“Sì, ma non dico altro”.

“Ci sono organizzazioni tunisine che usano dei grossi pescherecci
che fanno da ‘nave madre’ e che conducono le piccole imbarcazioni fino vicino
alle coste italiane”. Questo, invece, ha detto Patronaggio, durante
l’audizione. Ed ancora: “Noi ci siamo occupati della zona Sar libica e del
comportamento di alcune ong solo per valutare il loro operato, quando si
rifiutano di portare in Libia i migranti. Non c’e dubbio che la zona sar libica
non è adeguatamente presidiata. I porti della Libia non sono sicuri. Il
porto sicuro non è solo quello dove si mette in salvo la vita umana ma anche
quello che assicura i fondamentali diritti umani e della persona, Molti
migranti, quando vengono recuperati dalla Guardia costiera libica preferiscono
ammazzarsi piuttosto che essere riportati in Libia. Per noi c’è una rilevanza
penale solo se c’è un accordo tra chi mette in mare i gommoni e le ong, altrimenti
c’è il rischio che si presti a strumentalizzazioni”.

Infine, ha aggiunto: “Non è compito mio valutare le
politiche migratorie e di contenimento del governo nazionale”.

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