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Pusher col reddito di cittadinanza: 17 arresti

Una piazza di spaccio che fatturava 10 mila euro al giorno

Pubblicato 3 anni fa

Una ‘piazza di spaccio’ nello storico rione San Cristoforo che fatturava 10mila euro al giorno e’ stata sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip nei confronti di 22 indagati. Nell’ambito della stessa operazione, denominata Concordia, militari dell’Arma hanno disarticolato anche un gruppo specializzato nella vendita ‘a domicilio’ di cocaina e crack che veniva consegnata ai ‘clienti’ su ‘ordinazione’ utilizzando dei pusher motorizzati.

In carcere sono finiti Michele Balsamo di 55 Anni, Alessandro e Carmelo Caltabiano di 26 E 52, Orazio Fuselli di 29, Giancarlo Manfredi di 28, Alessandro Motta di 29, Massimo Raia di 49, Francesco Sapuppo Di 75, Mario Grillo di 29 e Eugenio Farinella di 49. Arresti domiciliari per Angela Sapuppo di 48, Antonio di Guardo di 23, Giuseppe Minutola di 48, Carmelo Pandetta di 33, Carmelo Basile di 26, William Barbera di 23 e Agatino Carnazza, di 59. Obbligo di dimora per Salvatore Caltabiano, di 32, Antonino Fuselli, di 50, Francesco Munzone, di 31 Arturo Strano di 28 E Vincenzo Testa, di 59.

A gestire la ‘piazza di spaccio’ nella zona di via della Concordia era un 56enne agli arresti domiciliari aiutato dal suocero e dalla moglie: in un video girato dai carabinieri si vede la donna con in braccio un bambino piccolo mentre aiuta il marito a raccogliere una busta contenente droga. Tra gli indagati anche due tassisti che rivendevano la cocaina ai clienti di un locale notturno. Dalle indagini e’ emersa la presenza di un altro gruppo, attivo nella zona della stazione ferroviaria, che vendeva la droga soltanto con la tecnica del ‘domicilio’, consegnando la cocaina a casa dei ‘clienti’ o in posti con loro concordati.

Dieci degli indagati risultati percettori di reddito di cittadinanza saranno segnalati all’Inps per la sospensione del beneficio. L’inchiesta della Dda si e’ conclusa in tempi brevi: l’informativa finale dei carabinieri e’ stata depositata a fine maggio del 2020 e la richiesta cautelare e’ stata avanzata dalla Procura al Gip il mese successivo.

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