Agrigento

Studenti manifestano per Gaza e vengono puniti con l’accompagnamento, è polemica

La preside del liceo Scientifico Leonardo di Agrigento ha disposto l’accompagnamento per assenza ingiustificata. Le reazioni di Area progressista, Partito Democratico e Cgil

Pubblicato 1 giorno fa

Gli studenti del Liceo Scientifico Leonardo che sono scesi in piazza ad Agrigento per la manifestazione di solidarietà al popolo palestinese dovranno essere accompagnati dai genitori per poter far rientro a scuola. È quanto disposto dalla preside Patrizia Pilato che, con una circolare, ha avviato il procedimento disciplinare nei confronti degli alunni per “assenza ingiustificata”. Un provvedimento che ha suscitato le reazioni dell’Area Progressista – guidata da Onofrio Dispenza – del Partito Democratico e della Cgil.

“Se i ragazzi del Liceo Leonardo sono “condannati” a rientrare a scuola accompagnati dai genitori – afferma Dispenza – la dirigente che firma un tale provvedimento – a mio parere – dovrebbe essere accompagnata alla porta e fatta rientrare solo dopo aver superato un esame  ad hoc di Educazione Civica, con domande capestro sulla Costituzione”. “Spero che professoresse e professori del liceo Leonardo abbiano un sussulto e prendano le distanze da una così bieca lettura della Storia e da una pericolosa concezione del ruolo dei giovani nel Paese e nel mondo”, aggiunge il portavoce dell’Area Progressista. 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il PD di Agrigento che commenta così l’accaduto: Ieri, molti studenti agrigentini hanno partecipato alla manifestazione, promossa dalla CGIL, che si è tenuta nei giardini di Porta di Ponte per esprimere solidarietà al popolo palestinese, vittima di un genocidio atroce; oltre che sostegno alla Global Sumud Flotilla, i cui attivisti sono in questo momento illegalmente detenuti nelle carceri israeliane, dopo aver subito un vero e proprio atto di pirateria in acque internazionali. Una folla inusuale per la città, che in modo pacifico e appassionato ha protestato con cartelli colorati, gridando slogan contro la guerra, sventolando bandiere arcobaleno, cantando canzoni pacifiste e ascoltando gli interventi di diversi oratori. Oggi, apprendiamo che la professoressa Patrizia Pilato, dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo, ha emesso un provvedimento disciplinare a carico degli studenti che si sono assentati dalle lezioni, colpevoli, a suo dire, di “assenza ingiustificata di massa”.No, gentile preside, l’assenza dalle lezioni era più che giustificata. I ragazzi non sono andati ad una scampagnata, ma in virtù del loro senso civico e del loro spirito critico hanno esercitato il loro diritto a manifestare, sancito dalla nostra costituzione, per esprimere il loro sentimento di fratellanza e di compassione verso un popolo martoriato da decenni di occupazione illegale, che ora è anche affamato e decimato da bombardamenti indiscriminati che colpiscono ospedali, chiese, scuole e abitazioni civili. Gli studenti che si vorrebbero sanzionare hanno mostrato una grande maturità, muovendosi a difesa grandi idealità: la pace, la libertà, l’antimilitarismo, la collaborazione tra i popoli, la legalità internazionale.  La preside dovrebbe essere fiera e premiare i suoi allievi. La sua circolare non ha alcun senso, se non quello di una manifestazione autoritaria dal fine meramente punitivo nei confronti degli studenti. In questo modo si finisce per mortificare il ruolo educativo fondamentale della scuola democratica, che dovrebbe formare cittadini consapevoli e responsabili e non schiere di individui forgiati all’obbedienza e al timore delle autorità. Pertanto, nell’esprime la nostra solidarietà agli studenti e la nostra meraviglia per un provvedimento profondamente errato, auspichiamo che la preside si renda conto del grave infortunio in cui è incorsa e ritiri con sollecitudine la circolare punitiva.  Qualora il provvedimento non venisse ritirato, il Partito Democratico si farà carico attraverso i propri parlamentari di portare il tema all’attenzione delle istituzioni scolastiche superiori.

Questa la reazione della Cgil di Agrigento attraverso il segretario Alfonso Buscemi: “La CGIL di Agrigento esprime la più ferma stigmatizzazione nei confronti della decisione assunta dalla dirigente scolastica del Liceo Leonardo di Agrigento, Patrizia Pilato, la quale ha disposto che i genitori accompagnassero gli studenti che hanno scelto di partecipare allo sciopero generale indetto dalla nostra organizzazione. Una scelta grave e lesiva del diritto costituzionale di sciopero e di libera partecipazione alla vita democratica del Paese. Gli studenti, come cittadini e come comunità scolastica, hanno piena legittimità a manifestare il proprio dissenso e a sostenere iniziative che parlano di pace, diritti umani e giustizia internazionale. Lo sciopero è stato proclamato  dalla CGIL a sostegno delle istanze umanitarie della Global Sumud Flotilla, impegnata contro il genocidio in corso in Israele e per l’affermazione dei valori universali di convivenza e solidarietà. Ci appelliamo alla coscienza delle Istituzioni nate per far lievitare le coscienze, cosa diversa è mortificarle. Auspichiamo che la scuola torni ad essere luogo di confronto, libertà e crescita critica, non di imposizioni e limitazioni arbitrarie. Il tentativo di condizionare o limitare la partecipazione degli studenti non solo contrasta con i principi democratici, ma tradisce la missione educativa che dovrebbe guidare l’istituzione scolastica. La CGIL di Agrigento continuerà a vigilare e a difendere i diritti di chi sceglie di alzare la voce contro le ingiustizie e per un futuro di pace.

Fratelli d’Italia si schiera dalla parte della preside Pilato e in una nota si legge: “Desidero esprimere la mia piena solidarietà e la vicinanza di Fratelli d’Italia alla dirigente scolastica del Liceo Scientifico Leonardo, professoressa Patrizia Pilato, oggi ingiustamente oggetto di attacchi politici per aver semplicemente esercitato il proprio dovere: far rispettare le regole della scuola”, dichiara Adriano Barba, Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia ad Agrigento, commentando le polemiche sorte dopo la circolare con cui la dirigente ha previsto l’accompagnamento dei genitori per gli studenti assenti ingiustificati in occasione dello sciopero generale. “Non c’è nulla di politico in una decisione che nasce unicamente dal senso di responsabilità e dal rispetto del regolamento interno – continua Barba. È compito di un dirigente scolastico garantire che la scuola rimanga un luogo di formazione, di libertà e di educazione civica, dove i giovani imparano che libertà e regole non sono in contrasto, ma si completano a vicenda. La libertà di pensiero non può mai diventare arbitrio o disinteresse verso i propri doveri”. Il Presidente provinciale sottolinea: “Il messaggio educativo più forte che un liceo possa dare oggi è proprio questo: il rispetto delle regole è il primo passo per diventare cittadini consapevoli e responsabili. Chi pretende di formare una nuova generazione libera e matura non può prescindere da questi principi fondamentali”. Barba, che in passato è stato Presidente Provinciale della Consulta studentesca, conosce bene le dinamiche che muovono molte manifestazioni di piazza. “Spesso certe mobilitazioni vengono strumentalizzate da frange politiche o ideologiche con il solo scopo di sottrarre i ragazzi a un giorno di scuola, travisando il significato originario di partecipazione e confronto. E purtroppo oggi, non di rado, queste manifestazioni si trasformano in attacchi contro il Governo guidato da Giorgia Meloni e in episodi di tensione che finiscono persino con scontri con le forze dell’ordine. È inaccettabile che un momento educativo venga piegato a fini di parte. La professoressa Pilato ha agito nel pieno delle sue prerogative e nel solco di una tradizione educativa seria e coerente”. “Fratelli d’Italia – conclude Adriano Barba – sarà sempre al fianco di chi, nelle istituzioni scolastiche come in ogni altro ambito, difende l’autorevolezza dello Stato, il valore dell’educazione e la necessità di rispettare le regole. È da lì che si costruisce una società più giusta, libera e responsabile. E tutto comincia proprio dai licei”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress