Agrigento

Valle dei Templi, presentati i prodotti della linea Diodoros

Bottiglie e barattoli facili da spedire: la Valle è pronta ad inviare i suoi prodotti in giro per il mondo

Pubblicato 4 anni fa

Presentato il progetto Diodoros presso Casa Barbadoro, una linea di prodotti enogastronomici con il marchio della Valle dei Templi di Agrigento. Un’idea innovativa che, unita ad esperienze pensate proprio per i visitatori, permetteranno di scoprire il sito archeologico da un diverso punto di vista. 

Design accattivante, un concept semplice dai colori caldi, riconoscibili; bottiglie e barattoli facili da spedire, la Valle è pronta ad inviare i suoi prodotti in giro per il mondo. L’olio pregiato, un blend piccante di Ogliarola messinese e  Biancolilla con sentori di campo, i capperi spontanei, piccini e profumati; le mandorle colme di proprietà benefiche, oltre 250 cultivar diverse che sposano i cugini pistacchi; il miele da ape nera sicula; e il vino della Valle, un rossoaffinato in barile, blend IGT daNero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affinato in rovere; gli agrumi che danno succhi profumati, ma anche bucce candite e polveri che insaporiscono i piatti; i fichi d’India dolcissimi che un domani presteranno i fiori alle tisane.

E i profumi, tantissimi, ci si immerge nel rosmarino, nel timo, poi alloro, salvia, origano, peperoncino, per arrivare ai legumi antichi che ormai si ricordano solo i nostri nonni. Un vero “paniere” enogastronomico che accoglie anche un formaggio di latte di capra girgentana e caglio vegetale di carciofo, il Cynara che porta il nome di una ninfa delicata; e una tavoletta di cioccolato modicano che incontra l’olio e le foglie di alloro Diodoros e porterà il marchio Valle dei Templi.

Diodoros è un progetto nuovo, unico nel suo genere e all’avanguardia, che si presenta con il piglio del protagonista: raramente un sito culturale ha lanciato una sua linea di prodotti, men che mai un parco archeologico dove i sentori di zagara, il miele ambrato, i mandorli improvvisi e rigogliosi vanno a braccetto con le antiche pietre. Ed è anche un progetto che ha potenzialità enormi, visto che ha già raccolto l’interesse dei mercati stranieri, soprattutto cinesi e giapponesi, dopo le presentazioni internazionali di CoopCulture agli Istituti italiani di Cultura all’estero.

“Un marchio legato ai 1300 ettari di Parco archeologico in cui vengono coltivati olivi, viti, pistacchi, mandorli e altre varietà tradizionali della frutticoltura siciliana, dichiara Roberto Sciarratta direttore Parco Archeologico Valle dei Templi. Casa Barbadoro, una casa rurale recuperata all’interno del Parco, sarà l’incubatore per studiare, preparare, esporre e vendere i prodotti Diodoros, ma soprattutto far conoscere le eccellenze, i produttori, sapori e odori. Un viaggio che si trasforma in un’esperienza reale, immersiva, completa, soprattutto slow: la visita dei templi potrà essere completata e ampliata da un percorso sensoriale di conoscenza del territorio”, ha concluso Sciarratta.

CoopCulture ha ideato visite guidate nella Valle, alla luce della luna, che si chiuderanno con degustazioni di prodotti; percorsi di scoperta della Villa Romana di Realmonte al tramonto, chiusi da un bicchiere di vino Diodoros a pochi passi dal mare; e infine l’esperienza straordinaria della raccolta nei campi con i contadini, il recupero di pratiche antiche, un viaggio di conoscenza e selezione, fino al concreto utilizzo dei prodotti. Si stanno programmando la raccolta di mandorle e pistacchi ad agosto, la vendemmia a settembre, raccolta delle olive ad ottobre e dello zafferano a novembre.

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