Apertura

“Volontariato con i soldi pubblici”, confermato sequestro di quasi 4mln euro

L'inchiesta su una associazione di volontariato di Canicattì

Pubblicato 2 anni fa

La Cassazione, rigettando il ricorso avanzato dall’indagata, ha confermato il sequestro di quasi 4 milioni di euro (3.757.604,53): oltre 100 mila euro in contanti, macchine di lusso, due scooter e il capitale di una società che gestisce tre noti locali tra Agrigento e Canicattì. 

La vicenda si inserisce nell’inchiesta della Procura di Agrigento – coordinata dal capo Luigi Patronaggio e dal sostituto Chiara Bisso – sulla ‘Sicania Soccorso’, una associazione di volontariato di Canicattì gestita da marito e moglie. Secondo l’accusa le somme di denaro accreditate dall’Asp sui conti della ‘Sicania Soccorso’, sottolineano “lungi dall’essere utilizzate dalla meramente apparente associazione di volontariato, venivano dirottate, con artifizi fiscali e falsa documentazione, nella disponibilità dell’impresa dei due indagati. 

Ciò ha consentito ai due coniugi – fu la ricostruzione degli inquirenti – di acquisire illecitamente i fondi concessi dall’Asp e dal Ministero erogati in favore dell’associazione di volontariato e svolgere invece una piena attività a fine di lucro nella gestione del servizio ambulanze, facendo pagare il servizio agli utenti ed intascando, attraverso fittizie operazioni bancarie e del tutto in nero, somme rilevanti ed in maniera del tutto illecita”.  I due coniugi inoltre hanno addebitato all’associazione di volontariato spese personali, come l’acquisto di costose autovetture di grossa cilindrata per oltre centomila euro. L’attività illecita ha consentito di ottenere un illecito indebito risparmio fiscale quantificato in 416.886,19 euro e di percepire indebitamente contributi pubblici ammontanti per 3.340.718,34 euro.”

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *