Alunno positivo a Campobello di Licata, Picone: “non creare allarmismi”
Nei giorni scorsi a Campobello di Licata si è diffusa la notizia della positività, confermata successivamente dall’ASP di Agrigento, di un alunno delle scuole elementari. Sono stati eseguiti i tamponi antigenici ai compagni e alle insegnanti, che hanno dato esito negativo; Anche gli altri bambini che sono stati a contatto con possibile persona positiva saranno […]
Nei giorni scorsi a Campobello di Licata si è diffusa la notizia della positività, confermata successivamente dall’ASP di Agrigento, di un alunno delle scuole elementari. Sono stati eseguiti i tamponi antigenici ai compagni e alle insegnanti, che hanno dato esito negativo; Anche gli altri bambini che sono stati a contatto con possibile persona positiva saranno sottoposti a tampone nelle prossime ore.
“Vorrei rassicurare ancora una volta la popolazione che con l’Asp si stanno mettendo in atto tutte le azioni necessarie a prevenire l’insorgenza di focolai, che tutte le persone che sono state a stretto contatto con il soggetto saranno sottoposte a tampone e monitorate”; dichiara il sindaco Giovanni Picone. Non c’è ragione di creare allarmi. Purtroppo il Covid c’era prima di questo caso e ci sarà anche dopo, dobbiamo convivere con questa realtà nella speranza che il vaccino possa mettere la parola “fine” a questa pandemia che sta stremando tutti noi.Sopratutto vorrei ricordare che il COVID si può trasmettere in mille modi, e nessuno può dire con assoluta certezza dove è avvenuto un contagio, e nessuno deve accusare o giudicare.Sarebbe facile limitarsi a far notare che tanti, che oggi si autonominano giudici, hanno preso sottogamba le norme di sicurezza, hanno snobbato gli screening che sono stati effettuati.La verità è che non si deve abbassare la guardia, ci tiene a sottolineare Picone, tutti noi dobbiamo comportarci come se ogni persona accanto a noi possa essere potenzialmente infetta, invece nostri concittadini si comportano come se il COVID non fosse mai esistito, per poi mutare radicalmente atteggiamento quando viene coinvolta una persona vicina. Da tempo non vedo più nessuno disinfettarsi le mani quando entra in un negozio, e vedo tanti che, con la scusa della sigaretta, stanno senza mascherina e non mantengono la distanza dagli altri. Potrei proseguire con mille altri esempi.Anziché andare alla caccia di chi ha trasmesso il virus, rispettiamo le norme e invitiamo gli altri a fare altrettanto. Ricordare ai nostri amici, parenti, alle persone che incontriamo di indossare correttamente la mascherina, di disinfettarsi le mani e di mantenere la distanza non è un gesto di invadenza o di maleducazione, ma è un gesto di assoluto buon senso. É quello che dovremmo fare tutti noi, tutti i giorni, conclude, fino al giorno in cui il COVID sarà definitivamente sconfitto. Auguro al bambino, alla sua famiglia e a chi sta soffrendo, una pronta guarigione e un forte abbraccio.”