Canicattì

Duplice omicidio dei fratelli La Monaca: autopsia per risolvere il giallo

Si svolgerà dopodomani mattina l’autopsia sui cadaveri dei fratelli Filippo e Calogero La Monaca, 74 e 76 anni, imprenditori agricoli di Canicattì, entrambi incensurati, uccisi nella serata di sabato in contrada Deliella, nel Nisseno. L’esame autoptico, affidato al prof. Cataldo Raffino, potrebbe essere la chiave per risolvere quello che al momento appare un vero e […]

Pubblicato 4 anni fa

Si svolgerà dopodomani mattina l’autopsia sui cadaveri dei fratelli Filippo e Calogero La Monaca, 74 e 76 anni, imprenditori agricoli di Canicattì, entrambi incensurati, uccisi nella serata di sabato in contrada Deliella, nel Nisseno.

L’esame autoptico, affidato al prof. Cataldo Raffino, potrebbe essere la chiave per risolvere quello che al momento appare un vero e proprio giallo. Sono tanti gli aspetti ancora da chiarire. Nella giornata di ieri i Ris di Messina hanno effettuato alcuni rilievi sulla scena del delitto. 

Calogero La Monaca è stato rinvenuto all’interno di una stanza del casolare di sua proprietà con evidenti traumi cranici dovuti, probabilmente, a colpi di pietra usata come arma del delitto. A pochi metri di distanza il cadavere del fratello Filippo, semi-carbonizzato, adagiato vicino ad un fuoristrada. 

La famiglia La Monaca è abbastanza conosciuta a Canicattì: proprietari terrieri, sorelle che gestiscono una rinomata gioielleria. Calogero La Monaca è stato negli anni novanta anche assessore ai lavori pubblici del Comune. Un terzo fratello, Antonino La Monaca, fu ucciso nel dicembre 1990 nell’ambito di una sanguinosa faida tra Cosa Nostra e Stidda. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Caltanissetta, guidati dal tenente colonnello Alessio Artioli, hanno già rispolverato alcuni vecchi fascicoli per scavare nel passato dei due fratelli. Tra il 1996 ed il 1997 Calogero La Monica avrebbe subito ben due attentati incendiari: uno contro la sua Renault e l’altro ai danni dell’abitazione di campagna. 

Poi una brutta vicenda di usura dove lo stesso sarebbe stato vittima di una banda capeggiata allora da tale Gaetano Marturana, usuraio di Canicattì condannato già all’ergastolo per l’omicidio del pensionato Angelo Anello, avvenuto a Caltanissetta, e coinvolto nell’operazione “Tie Break”. 

Ma i militari dell’Arma, coordinati dai pm Nadia Caruso e Stefano Strino, indagano su più fronti. Le modalità del duplice omicidio non escludono un delitto d’impeto, probabilmente legato a dissapori passati o motivi di interesse. L’autopsia, intanto, fornirà nell’immediato risposte ad alcuni interrogativi. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *