Si è svolta questa mattina l’udienza preliminare a carico di Michele Amato, 44 anni, Antonino Chiazza, 49 anni, il cugino omonimo, Antonino Chiazza, 31 anni – accusati di tentata estorsione – e di Giuseppe Triglia, 36 anni accusato insieme ai primi due di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Davanti il gup Stefano Zammuto è comparso Antonio Chiazza che si è sottoposto a esame come richiesta dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Angela Porcello, quale condizione del rito abbreviato. Sentito in aula anche un altro testimone chiamato a chiarire alcune vicende. 

La vicenda principale è quella della tentata estorsione ai danni di un uomo di 48 anni che , temendo per la propria incolumità, ha deciso di varcare il portone della caserma dell’Arma, descrivendo ai militari la vicenda in cui era rimasto coinvolto. Non poteva più resistere alla paura di poter subire eventuali ritorsioni e così ha deciso di raccontare la sua storia ai Carabinieri. Ed infatti la vittima si era infilata proprio in una brutta situazione. Aveva acquistato, a credito, varie dosi di cocaina, per un valore complessivo di circa 2.000 euro ma non era più riuscito a pagare il debito contratto con i suoi fornitori, appunto Chiazza e Amato. In particolare, i militari dell’Arma, con intercettazioni e pedinamenti, sono riusciti a documentare anche gli incontri e le richieste estorsive avanzate dai due soggetti, i quali erano perfino arrivati a pretendere la cessione di un terreno agricolo di proprietà della vittima del valore di circa 12.000 euro, a fronte del debito di 2.000 euro.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Angela Porcello, Ninni Giardina, Calogero Montante, Giovanni Lo Monaco e Santina Campo. L’udienza è stata rinviata al 5 luglio.