Bancarotta, sequestrati 8 immobili a indagato
Disposto il sequestro di 8 immobili nella titolarità di un soggetto ritenuto responsabile dei reati di appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta
I finanzieri del Comando provinciale di Catania, su richiesta della Procura generale catanese, hanno eseguito un’ordinanza con cui la Corte di Appello ha disposto il sequestro di 8 immobili nella titolarità di un soggetto ritenuto responsabile dei reati di appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.
Il provvedimento della Corte fa seguito all’indagine delegata dalla Procura etnea e svolta da unità specializzate del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catania, dalla quale è emerso che il rappresentante legale della società Corpo di Vigilanza La Celere Srl, dichiarata fallita nel 2009, in concorso con la moglie, avrebbe depauperato il patrimonio aziendale mediante il trasferimento delle attività e del portafoglio clienti a favore di una nuova società, La Celere Technology srl, rappresentata formalmente da quest’ultima, ma in realtà gestita, in qualità di amministratore di fatto, dal marito imprenditore.
A conclusione delle indagini i coniugi sono stati raggiunti nel 2012 da una misura cautelare detentiva e patrimoniale nella forma del sequestro preventivo delle quote de “La Celere Technology srl” e di due unità immobiliari. In primo grado la donna è stata condannata per bancarotta fraudolenta. Attualmente si sta celebrando il processo in Corte di Appello che, ritenendo sussistente il pericolo di dispersione delle garanzie patrimoniali, ha disposto il sequestro conservativo dei beni dell’imputata per un valore complessivo di 185mila euro. In esecuzione di tale provvedimento, le Fiamme Gialle etnee hanno sequestrato 8 immobili a Catania, Misterbianco e Sant’Agata Li Battiati.