Catania

Tentano di rapinare con taglierino connazionale. Arrestati due marocchini

La Polizia di Stato ha arrestato i cittadini marocchini Mirini Youssfi 35 anni e Baybay Hachem 48 anni per tentata rapina aggravata in concorso. Nel corso della serata di ieri, personale delle Volanti, durante un’attività straordinaria di controllo del territorio nel quartiere San Berillo Vecchio, notava tre soggetti extracomunitari che discutevano animatamente e, avvicinatisi ad […]

Pubblicato 4 anni fa

La Polizia di Stato ha arrestato i cittadini marocchini Mirini Youssfi 35 anni e Baybay Hachem 48 anni per tentata rapina aggravata in concorso.

Nel corso della serata di ieri, personale delle Volanti, durante un’attività straordinaria di controllo del territorio nel quartiere San Berillo Vecchio, notava tre soggetti extracomunitari che discutevano animatamente e, avvicinatisi ad essi, constatavano che uno di loro brandiva un taglierino; quindi, intervenivano procedendo anzitutto a disarmare l’uomo, che tentava di disfarsi del cutter gettandolo a terra. 

Con l’ausilio di altri equipaggi, i tre uomini venivano accompagnati in Questura ove si procedeva alla ricostruzione di quanto accaduto. Uno di questi, un tunisino, riferiva di essere stato vittima di una tentata rapina, in quanto i due uomini poco prima gli si erano avvicinati e con tono minaccioso avevano chiesto delle sigarette; una volta acconsentito alla loro richiesta, lo stesso aveva tentato di allontanarsi, ma i due lo avevano seguito e bloccato puntandogli alla gola un taglierino e minacciandolo di morte per farsi consegnare il denaro. È stata quindi l’attenzione degli agenti a cogliere quei particolari di una conversazione animata tra soggetti che in realtà era proprio una rapina in corso. 

Pertanto, i due malfattori, peraltro già conosciuti alla forze dell’ordine in quanto pregiudicati anche per reati specifici, venivano tratti in arresto e, su disposizione del PM di turno associati presso il carcere Piazza Lanza di Catania. 

Inoltre, il MIRINI, che aveva tentato di fornire false generalità ai poliziotti, veniva anche deferito all’AG per il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale.

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