Agrigento

Novità sfilate Mandorlo in fiore: arrabbiati i commercianti e dei residenti della Via Atenea, Callicatride e Manzoni

“Siamo arrabbiati neri. Con grande dispiacere e incredulità apprendiamo che il sindaco ci ha tagliato definitivamente fuori dalla festa del Mandorlo in Fiore. Dopo la fiaccolata, non avremo più neanche la sfilata finale di domenica. Con questa decisione ci hanno fatto capire ancora una volta che noi per loro non contiamo più niente. Già sappiamo […]

Pubblicato 5 anni fa

“Siamo arrabbiati neri. Con grande dispiacere e incredulità apprendiamo che il sindaco ci ha tagliato definitivamente fuori dalla festa del Mandorlo in Fiore. Dopo la fiaccolata, non avremo più neanche la sfilata finale di domenica. Con questa decisione ci hanno fatto capire ancora una volta che noi per loro non contiamo più niente. Già sappiamo che questa nostra lamentela non sarà ascoltata, come già successo, ma noi ce ne ricorderemo quando questi signori faranno le loro sfilate per racimolare i loro voti”. Sono le parole degli abitanti e dei commercianti delle vie Callicratide e Manzoni che, a seguito delle dichiarazioni di ieri, sulle novità inerenti le sfilate per il Mandorlo in Fiore, si sentono letteralmente esclusi dalla città.

E non sono gli unici ad esserlo. Anche i commercianti, i gestori delle strutture ricettive, i ristoratori della via Atenea si sono lamentati del cambio di marcia della sfilata della domenica, giornata conclusiva, quando la sfilata dei gruppi non attraverserà più la via Atenea, ma il punto di partenza sarà da Piazza Vittorio Emanuele, precisamente dalla Posta centrale di Agrigento.

“Una scelta che si aggiunge alle tante penalizzazioni che subisce quello che una volta veniva considerato il salotto buono della città. Queste modifiche, commentano alcuni commercianti della via Atenea, piuttosto, sembrano confermare la volontà di non tenere conto degli sforzi che gli operatori della via Atenea compiono quotidianamente per il suo rilancio. Se poi si vuole valorizzare come location principale della kermesse il Parco archeologico si dia pure vita ad un altro tipo di manifestazione tenuto conto che la Valle dei Templi non ha bisogno di particolari momenti di promozione rappresentando di per se la metafora di comunicazione del territorio”.

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