Agrigento

San Calò e lo chef Mangione prendono per la gola gli agrigentini

La grande tradizionale torta per san Calò 2019 èl’ultimo atto della devozione al Santo Nero prima della seconda domenica di luglio. Tre metri per due, ripiena di chili di frutta, di panna, di angurie cesellate come sculture, giochi d’acqua ai piedi dell’effige del santo, frutta candita sparsa ovunque. Insomma un delirio per la gola e il gusto di […]

Pubblicato 5 anni fa

La grande tradizionale torta per san Calò 2019 èl’ultimo atto della devozione al Santo Nero prima della seconda domenica di luglio. Tre metri per due, ripiena di chili di frutta, di panna, di angurie cesellate come sculture, giochi d’acqua ai piedi dell’effige del santo, frutta candita sparsa ovunque. Insomma un delirio per la gola e il gusto di centinaia di agrigentini  che con l’offerta di un euro si sono sbocconcellati l’enorme torta preparata dallo chef Giovanni Mangione.

Ma non solo, recandosi presso la sede della Confraternita, accanto al Santuario, si potevano osservare diverse mostre,  di fotografia quelle di Giuseppe Cacocciola e Gabriele Bruccoleri e poi di dipinti ad opera di Gloria Vernengo robustamente espressivi e legati alle atmosfere della tradizione e della devozione a San Calò. 

In mostra anche numerosi i simboli  della festa a iniziare dal pane modellato in diverse fogge, mazzi di frumento e infine una ricca serie di ritagli di giornale che rimandavano indietro negli anni. Una sorpresa c’è stata per lo chef Mangione che è stato onorato dai suoi collaboratori con una pergamena, segno della stima e dell’affetto del suo artistico  entourage di laboratorio.

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