Agrigento

Agrigento, minore arrestato: prese a sprangate in faccia una 50enne; anche la vittima finisce dietro le sbarre (ft e vd)

Dopo accurate indagine i poliziotti della Sezione Volanti della Questura di Agrigento, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, hanno arrestato un 16 enne, accusato di tentato omicidio ai danni della 50enne che il 2 dicembre è rimasta vittima di un’aggressione nella sua abitazione in via Boccerie nel cuore del centro storico, zona della città storicamente destinata […]

Pubblicato 6 anni fa

Dopo accurate indagine i poliziotti della Sezione Volanti della Questura di Agrigento, guidati dal dirigente Francesco Sammartino, hanno arrestato un 16 enne, accusato di tentato omicidio ai danni della 50enne che il 2 dicembre è rimasta vittima di un’aggressione nella sua abitazione in via Boccerie nel cuore del centro storico, zona della città storicamente destinata al meretricio ed allo spaccio di droga.

La donna, comunemente nota in città con il nome di Annarella, finì in ospedale, in grave condizioni, al Civico di Palermo. Poi i medici sono riusciti a salvarla e rimetterla in sesto.

Sarebbe stato il 16 enne a colpire la donna con una spranga in faccia, insieme a lui altri due minorenni denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica.

Polizia scientifica e Vigili del fuoco effettuano i controlli in via Boccerie ad Agrigento

Il giovane che si trovava in una comunità alloggio per minori di Agrigento raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Palermo, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso al “Malaspina” di Palermo.

Intanto, Polizia, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Polizia scientifica sono arrivati in forze in via Atenea  e sono intervenuti nella adiacente Via Boccerie per effettuare un controllo ed una bonifica nella casa della donna. Al momento tra cumuli di rifiuti, grazie al fiuto del cane Eschilo, sono stati trovati tre panetti e mezzo panetto di hashish, dei cutter e dei bilancini di precisione.

Adesso la posizione della 50enne agrigentino, è mutata. Si tratta di una vecchia conoscenza degli investigatori la quale, dopo le cure e rimessa in sesto, è finita in carcere al “Cavallacci” di Termine Imerese. Ciò è avvenuto perché la donna, in libertà vigilata e sottoposta a misura di prevenzione, e la sera dell’aggressione, a seguito di perquisizione domiciliare,
è stata trovata in possesso di un involucro dal peso di più grammi di eroina.

Inevitabile la misura cautelare a suo carico emessa dal magistrato competente.

Intanto la perquisizione sta continuando anche nelle ore pomeridiane.

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