Bancarotta e turbativa d’asta, arrestato il “re delle pulizie”: sequestrati 500mila euro
Un imprenditore di 72 anni, Giuseppe Zappalà, del settore delle pulizie, vigilanza e portierato in aziende private ed Enti pubblici su tutto il territorio nazionale è stato arrestato, su delega della Procura etnea, dalla Guardia di finanza per bancarotta distrattiva e documentale e turbativa d’asta. I militari hanno anche sequestrato all’uomo e al figlio, Alessandro […]
Un
imprenditore di 72 anni, Giuseppe Zappalà, del settore delle pulizie, vigilanza
e portierato in aziende private ed Enti pubblici su tutto il territorio
nazionale è stato arrestato, su delega della Procura etnea, dalla Guardia di
finanza per bancarotta distrattiva e documentale e turbativa d’asta.
I
militari hanno anche sequestrato all’uomo e al figlio, Alessandro Zappalà, di
48 anni, circa 500.000 euro. Hanno inoltre sequestrato i rami d’azienda illecitamente
trasferiti alle società della famiglia.
Tra i
destinatari del provvedimento di sequestro figurano quali amministratori delle
società “pulite”, la compagna
del figlio, V. C., di 46, e N. R., di 63.
Secondo
quanto accertato, la ‘Oscar Bril’, società cooperativa indebitata fondata
dall’imprenditore, sarebbe stata progressivamente svuotata e per sottrarre
risorse a creditori ed Erario sarebbero stati fatti confluire i rami d’azienda
verso altrettante società del settore gestite da persone collegate
all’imprenditore. A seguito della dichiarazione di fallimento della ‘Oscar
bril’, nel cui procedimento sono stati accertati debiti per oltre 10 milioni di
euro, sarebbe stato posto in essere un tentativo di revoca della procedura
concorsuale attraverso una proposta di rateizzazione del debito tributario
iscritto a ruolo presso Riscossione Sicilia, il cui ottenimento sarebbe stato
“agevolato” dall’intercessione di un noto politico catanese.
La
revoca della procedura fallimentare era già stata ottenuta quando, alla fine
del 2015, era stato dichiarato il fallimento della ‘Oscar bril’. In quella
occasione, per far revocare l’istanza di fallimento proposta dalla Procura per
debito erariale, fu presentata a Riscossione Sicilia una richiesta di
rateizzazione, a seguito della quale non sarebbe mai stata versata alcuna rata.
Per
effetto dell’accettazione della richiesta di rateizzazione la procedura
fallimentare sulla ‘Oscar bril’ fu revocata il 14 gennaio del 2016. L’aiuto
sarebbe stato anche richiesto per ottenere in “tempi brevi” la
rateizzazione del debito tributario anche della società Ims.
Le
aziende sequestrate sono state affidate a un amministratore nominato dal
tribunale di Catania, in modo da rendere possibile, secondo i principi di
corretta gestione, la prosecuzione dell’attività di impresa. I reati contestati
sono la bancarotta distrattiva, documentale nonché la turbativa d’asta.