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Blitz “Bazar”, droga ceduta anche a minori: arresti a Ribera (ft e vd)

Appena quattro giorni fa avevano ricevuto l’informazione di garanzia e l’invito a nominare un difensore. Ma, in itinere c’era la richiesta di misura cautelare (arresto o obbligo di dimora) presentata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, Michele Marrone, che è stata prontamente accolta dal Gip del Tribunale saccense, Alberto Davico che i provvedimenti cautelari […]

Pubblicato 4 anni fa

Appena quattro giorni fa avevano ricevuto l’informazione di garanzia e l’invito a nominare un difensore.

Ma, in itinere c’era la richiesta di misura cautelare (arresto o obbligo di dimora) presentata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, Michele Marrone, che è stata prontamente accolta dal Gip del Tribunale saccense, Alberto Davico che i provvedimenti cautelari ha firmato.

Ribera, operazione “Bazar”: carabinieri in azione

E così ieri mattina all’alba è scattato il blitz antidroga con i carabinieri che hanno cinturato e assediato (usato anche un elicottero) la sola cittadina di Ribera teatro di uno spaccio diffuso e capillare, persino ceduta a minorenni, dopo che la droga – cocaina, marijuana ed hashish –  veniva acquistata a Palermo. Un’inchiesta quasi fotocopia con quella denominata “Las Vegas” di qualche anno fa e come quella condotta sempre a Ribera dai carabinieri della compagnia di Sciacca e della locale stazione, che portò sul banco degli imputati poco meno di 20 persone.
Ai “domiciliari” sono finiti Salem Mohamed Ahmed Haj, Nabil Khribiche, Badreddine Amri, Hassine Ghrairi, Giuseppe Fortino e Giuseppe Fallea. Obbligo di dimora, invece, per Calogero Bellanca, Farouk Yassine, Anass Morsli, Ridha Chniti, Abdelsamie Yassin alias “Meguid”, Ahmed Ben Hadj.

Ribera, operazione “Bazar”: carabinieri in azione

Un nome,
su tutti emerge, ora come allora, ed è quello di Giuseppe Fallea, pluripregiudicato
di 60 anni, che ritroviamo nell’inchiesta odierna e per questo posto agli
arresti domiciliari.

Undici
le persone indagate. Oltre Fallea anche altri due riberesi: Giuseppe Fortino di
36 anni e Calogero Bellanca, 45 anni.

Gli
altri indagati sono tutti extracomunitari da tempo residenti o operanti a
Ribera.

L’inchiesta
ha permesso di scoprire anche un’estorsione, legata al mondo degli stupefacenti
ed il possesso illegale di un revolver che doveva essere utilizzato per
minacciare gli acquirenti di droga che non onoravano gli impegni.

Ed infatti, al solo Giuseppe Fallea (difeso dall’avocato Ninni Giardina e che verrà interrogato alle 13) viene contesto il reato di estorsione perché ha di fatto sottratto alla disponibilità del possessore una Audi A 5 di proprietà dell’indagato Giuseppe Fortino, il quale – secondo Fallea – non aveva onorato debiti pregressi relativi all’acquisto di droga e per questo motivo si è impossessato dell’autovettura per costringere Fortino a pagare.

Quest’ultimo,
a sua volta, risponde del reato di detenzione e porto illegale di revolver che
veniva usato per convincere quanti non avevano pagato la droga precedentemente
acquistata.

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