Caltanissetta

Blitz “Vindicta Ignis”, droga, armi e danneggiamento: tre arresti (vd)

Tre pregiudicati di Niscemi sono stati arrestati dalla polizia in esecuzione di altrettanti ordini di custodia cautelare emessi dal Gip del tribunale di Gela, su richiesta della Procura, perchè accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi clandestine e danneggiamento tramite incendio. Sono Gaetano e Pasquale Bergamo, di 40 […]

Pubblicato 5 anni fa

Tre pregiudicati
di Niscemi sono stati arrestati dalla polizia in esecuzione di altrettanti
ordini di custodia cautelare emessi dal Gip del tribunale di Gela, su richiesta
della Procura, perchè accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di
stupefacenti, detenzione illegale di armi clandestine e danneggiamento tramite
incendio.

Sono Gaetano e
Pasquale Bergamo, di 40 e di 21 anni, entrambi rinchiusi nel carcere di Gela (dove
Gaetano era già detenuto per altra causa), e Giovanni Galanti, di 28 anni,
collocato agli arresti domiciliari.

Stamattina i
poliziotti del Commissariato di P.S. di Niscemi hanno arrestato tre
pregiudicati niscemesi.

A Gaetano Bergamo,
già ristretto nella Casa Circondariale di Gela per altra causa, è stata
notificata l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere perché
ritenuto responsabile di diversi episodi di detenzione e cessione di sostanze
stupefacenti – cocaina e marijuana – e di detenzione illegale di armi
clandestine; a suo carico è stata, inoltre, applicata la misura degli arresti
domiciliari per il reato di danneggiamento seguito da incendio.

Pasquale Bergamo, anche
lui condotto in carcere, è ritenuto responsabile di diversi episodi di
detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di armi
clandestine.

Giovanni Galanti
è stato condotto agli arresti domiciliari per il reato di danneggiamento
seguito da incendio.

Stamattina, nel
corso di una conferenza stampa tenuta presso la Procura della Repubblica di
Gela, alla quale hanno partecipato il Procuratore della Repubblica Fernando
Asaro, il Questore di Caltanissetta dr Giovanni Signer e il dirigente del
Commissariato di P.S. di Niscemi dr Alessandro D’Arrigo, sono stati illustrati
i particolari dell’operazione di polizia giudiziaria.

Nell’arco
temporale ricompreso tra dicembre 2017 e febbraio 2018, nel territorio di
Niscemi si sono susseguiti diversi episodi di danneggiamento seguiti da
incendio su autovetture e abitazioni. Preso atto della gravità del fenomeno e
dei preoccupanti risvolti per i profili d’incolumità pubblica, è stata avviata
un’intensa attività d’indagine – anche tecnica – ad opera del Commissariato di
P.S. di Niscemi, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Gela. Dette indagini, tese alla ricostruzione degli eventi, delle cause e
alla individuazione dei responsabili, hanno consentito agli inquirenti di
evidenziare come queste azioni delittuose, fossero riconducibili a veri e
propri atti di ritorsione avverso presunti torti subiti, più che a metodi
d’intimidazione. Nel corso delle indagini sono stati acquisiti gravi indizi di
colpevolezza a carico dei tre soggetti colpiti dalla ordinanza cautelare. Gli
elementi probatori, acquisiti incrociando e analizzando i dati emersi dalle
intercettazioni telefoniche e ambientali, e dalle immagini registrate da
sistemi di videoriprese, hanno consentito di far luce in particolare su due
episodi di danneggiamento seguito da incendio: il primo incendio, verificatosi
nel mese di gennaio del 2018, in danno di due autovetture parcheggiate sulla
pubblica via, a seguito del quale conseguiva un incendio di vaste proporzioni
che interessava anche il prospetto di un immobile abitato, mettendo così a
rischio la vita d’ignari cittadini.

A questo
episodio è seguito un secondo incendio, consumato due giorni dopo, in cui è
stata distrutta un’autovettura; anche in questo caso è stata messa a rischio la
vita di persone innocenti, poiché le fiamme attaccavano il prospetto di
un’abitazione civile. Nel corso delle indagini è emersa, inoltre, una fiorente
attività di traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, che
ha permesso ai poliziotti di procedere anche ad arresti in flagranza di reato.

Tra tutti gli
episodi riscontrati, emblematico appare l’episodio che ha condotto all’arresto
in flagranza di reato di due persone trovate in possesso di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina, di cui uno dei due – vistosi scoperto – aveva
tentato di disfarsi, sciogliendo la sostanza nella vasca dei pesci rossi, poi
morti avvelenati in conseguenza di tale azione. Il maldestro tentativo non
andava a buon fine in quanto la cocaina, a mezzo sofisticate operazioni
tecniche, è stata recuperata dai poliziotti della Polizia Scientifica di
Niscemi.

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