Cronaca

Carabinieri Forestali sequestrano 160 esemplari di avifauna protetta, denunciati venditori e acquirenti

I Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Palermo, coadiuvati da quelli del Distaccamento Cites di Punta Raisi e della Stazione Carabinieri di Piazza Marina hanno sequestrato oltre 160 esemplari tra cardellini, verzellini e merli posti sui banchetti di vendita e occultati tra i vicoli del mercato. Tutti gli esemplari sequestrati, sono individuati quale specie particolarmente […]

Pubblicato 5 anni fa

I Carabinieri Forestali del
Nucleo Cites di Palermo, coadiuvati da quelli del Distaccamento Cites di Punta
Raisi e della Stazione Carabinieri di Piazza Marina hanno sequestrato oltre 160
esemplari tra cardellini, verzellini e merli posti sui banchetti di vendita e
occultati tra i vicoli del mercato.

Tutti gli esemplari sequestrati,
sono individuati quale specie particolarmente protetta dalla Convenzione
Internazionale di Berna del 1979 che ha ad oggetto la conservazione della vita
selvatica e dei suoi biotopi in Europa.

I piccoli fringillidi sono stati
rinvenuti all’interno di 16 gabbie anguste, in condizioni di grave sofferenza
tali da impedire loro non solo di volare ma anche di muoversi all’interno. Gli
esemplari sono stati sottoposti a visita medico veterinaria dal personale di
turno del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Palermo che ne ha
attestato l’idoneità alla reintroduzione in natura che è avvenuta all’interno
del Parco della Favorita.

L’intervento, a distanza di poche
settimane dal precedente, questa volta ha colpito anche gli acquirenti che sono
stati anch’essi denunciati per ricettazione in quanto hanno proceduto
all’acquisto di beni provenienti da reato, ovvero di furto aggravato ai danni
del patrimonio indisponibile dello Stato.

In ragione delle gravi
conseguenze per chi procede all’acquisto si rinnova pertanto l’invito dell’Arma
a non acquistare animali al di fuori di esercizi commerciali specializzati in
quanto oltre ad incorrere in responsabilità penali si rischia di ledere
ulteriormente l’eccezionale patrimonio di biodiversità del nostro territorio.

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