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Colpo da 50 mila euro a Raffadali: arrestati cugino del boss Fragapane e due palermitani (vd e ft)

di Giuseppe Castaldo e Irene Milisenda Si è chiuso nel giro di poche ore il cerchio sul maxi colpo da cinquanta mila euro effettuato nel primo pomeriggio di ieri alla Banca popolare S.Angelo di Raffadali. I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, guidati dal colonnello Giovanni Pellegrino, e i militari dell’Arma della stazione di Raffadali, […]

Pubblicato 4 anni fa

di Giuseppe Castaldo e Irene Milisenda

Si è chiuso nel giro di poche ore il cerchio sul maxi colpo da cinquanta mila euro effettuato nel primo pomeriggio di ieri alla Banca popolare S.Angelo di Raffadali. I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, guidati dal colonnello Giovanni Pellegrino, e i militari dell’Arma della stazione di Raffadali, agli ordini del maresciallo Armando Manzo, hanno fermato i tre responsabili del colpo: si tratta di Raffaele Salvatore Fragapane, 43 anni, già arrestato e condannato in primo grado alla pena di dieci anni e otto mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione antimafia Montagna. Raffaele Fragapane è cugino del boss di Santa Elisabetta, Francesco; in manette anche due palermitani in “trasferta”: si tratta di Martino Merino, 26 anni, ed Umberto D’Arpa, 53 anni. Quest’ultimo, condannato a quattro anni dal Tribunale di Termini Imerese nel 2014 per ricettazione, falsità materiale e violazione sui diritti d’autore, fu stato arrestato a Brancaccio dopo quasi un anno di latitanza. 

Decisive per le indagini le immagini della video-sorveglianza che hanno ripreso il mezzo utilizzato dai tre rapinatori. Importantissime anche le diverse testimonianze dei presenti che hanno fornito agli inquirenti dettagli utili. La rapina è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri: tre uomini hanno messo a segno un colpo da 50 mila euro dopo aver minacciato i dipendenti per poi darsi alla fuga. I carabinieri li hanno rintracciati circa due ore dopo in una piazzola di sosta a S.Angelo Muxaro: avevano ancora il bottino composto da banconote di vario taglio. I dettagli sono stati resi noti a margine di una conferenza stampa al Comando Provinciale di Agrigento in cui sono intervenuti il colonnello Giovanni Pellegrino, i capitani Marco La Rovere e Marco Spinelli, ed il maresciallo Armando Manzo. 

Da subito l’intera zona di Raffadali è stata cinturata, abbiamo disposto i controlli in ogni zona, fino a quando non abbiamo notato un Suv sospetto in un distributore di benzina. E’ scattato il blitz, i tre sono stati accerchiati, non hanno opposto resistenza, e dai primi controlli sono uscite fuori mazzette di soldi, ed uno dei ladri aveva con se anche un cutter, che non è stato utilizzato durante la rapina”. Cosi il colonnello Giovanni Pellegrino che ha continuato: “fondamentale è stato il racconto di alcuni testimoni, i soldi sono stati riconsegnati alla filiale, e il direttore della Banca c’è stato grato per il lavoro svolto”. 

I dettagli nell’intervista

Il provvedimento di fermo è stato firmato dal pm Chiara Bisso che coordina l’indagine. Domani è prevista l’udienza di convalida. 

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