Cronaca

La Polizia sventa un raggiro ai danni di un’anziana: arrestato truffatore

Indagini sono in corso per risalire ai complici ed in particolare al finto nipote

Pubblicato 17 minuti fa

La Polizia di Stato, segnatamente personale del Commissariato di P.S. “Bagheria”, ha arrestato un 60enne del catanese, poiché ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata in concorso. L’arresto è l’esito di una combinazione di fattori, quali la capillare presenza sul territorio, anche in provincia, della Polizia di Stato, la presenza di spirito degli operatori impiegati sul campo e la profonda conoscenza del territorio e delle dinamiche criminali ad esso sottese: nei giorni passati, una pattuglia della squadra “Investigativa” del Commissariato di P.S. “Bagheria”, lungo una strada del centro abitato di Casteldaccia, ha riconosciuto nella sagoma di un uomo visto stazionare su strada, i lineamenti di un cittadino catanese gravato da precedenti di polizia per truffa.

Consapevoli di come, anche nel recente periodo, nello stesso comprensorio fossero stati portati a compimento analoghi reati e come, spesso questo genere di truffatori, per ovvi motivi legati alla riconoscibilità, siano “trasfertisti”, gli agenti hanno ritenuto di arrestare la marcia e di attendere, in osservazione, l’evoluzione degli eventi.

Così come ricostruito a posteriori, quella attenzionata dagli agenti era la seconda ed ultima fase di una truffa che, di lì a poco, si sarebbe concretizzata. Ed infatti, una anziana cittadina era stata contattata telefonicamente da un uomo che, evidentemente dopo averne studiato, abitudini, conoscenze e parentele, si era finto nipote della donna stessa; la voce del finto parente aveva prospettato alla vittima l’urgente necessità di pagare una cospicua somma di denaro quale unico modo per ottenere il rilascio della madre (figlia della vittima) trattenuta all’interno di una imprecisata caserma a causa di una multa non pagata per eccesso di velocità.

La donna, convinta dal “nipote” a consegnare il denaro, in gran fretta aveva racimolato la cifra di 3000,00 euro ed imbustata l’aveva consegnata al 60enne, giunto sulle soglie dell’appartamento quale “emissario” di Poste italiane ed esattore della “cauzione”, nonché complice del “finto nipote” che continuava ad orchestrare telefonicamente il raggiro.

In questa fase sono entrati in azione gli agenti che, scorta la dazione di denaro, sono intervenuti tempestivamente bloccando il truffatore e recuperando la somma. L’arrivo dei poliziotti nell’appartamento dell’anziana ha scongiurato l’ulteriore consegna di monili in oro e preziosi, richiesti insistentemente dal “nipote” in ragione dell’insufficienza della somma già consegnata. La vittima ha raccontato agli agenti ogni passaggio ed ogni particolare del raggiro ordito ed ha confermato come la tesi della “figlia fermata in caserma” fosse stata esposta dall’asserito nipote con fedele timbrica oltre che con non comuni fervore e capacità persuasive.

Indagini sono in corso per risalire ai complici ed in particolare al finto nipote.

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