Cultura

Per Enzo Sardo, il vero Nobel della cultura europea è Leonardo Sciascia

Nelle duecento pagine di “Leonardo Sciascia, il vero Nobel della cultura europea”, il lettore non vi troverà una suddivisione in capitoli e certamente si accorgerà di essersi immerso in un lungo flusso di coscienza di connotazione joyciana, quasi che l’autore fosse impegnato a togliersi un peso dal cuore, restituire un debito di riconoscenza a Leonardo […]

Pubblicato 5 anni fa

Nelle duecento pagine di “Leonardo Sciascia, il vero Nobel della cultura europea”, il lettore
non vi troverà una suddivisione in capitoli e certamente si accorgerà di
essersi immerso in un lungo flusso di coscienza di connotazione joyciana, quasi
che l’autore fosse impegnato a togliersi un peso dal cuore, restituire un
debito di riconoscenza a Leonardo Sciascia.

Scritto da Enzo Sardo, racalmutese che di Regalpetra (paese non proprio vicino
alla ragione) ha narrato di ben altre parrocchie redimibili e ristrutturate, il
libro edito in queste ultime settimane, porta la prefazione del poeta e
giornalista televisivo Melo Freni
che a Sciascia ha dedicato
documentari e servizi televisivi ormai custoditi gelosamente nelle teche Rai.

Un libro che – scrive
Frenici conduce alla conoscenza
non solo del grande maestro di Regalpetra ma di tanti letterati, artisti e
sacerdoti che sono stati coinvolti o che hanno coinvolto Sciascia
nell’avventura letteraria e sociopolitica della seconda metà del Novecento”.

Un debito di
informazioni che Sardo doverosamente
ricorda nella nota introduttiva e finale del libro con riferimento agli amici  e conoscenti dello scrittore e in particolare
ad Annamaria Sciascia e a Matteo Collura che dell’illustre
racalmutese ha scritto una monumentale “biografia-madre” (Il maestro di Regalpetra) oggi nuovamente edita dalla “Nave di Teseo”. 

Per la memoria
di Sciascia (trent’anni dalla sua
scomparsa), “uomo colto e garbato – scrive
Sardo – questa ricognizione
affettuosa e semplice, coi suoi risvolti di aneddotica paesana e letteraria, va
a collocarsi nel variegato mosaico della bibliografia di “un intellettuale coraggioso che amava e rispettava le regole-scrive
sempre Sardo- e cercare la verità, un
sociologo attento ai fenomeni sociali e un politico che ha operato nella
società civile per migliorare l’esistenza di uno Stato Etico e Solidale”.

Definizioni che Melo Freni rafforza nella sua
prefazione indicandole come “proposte di
un modello di vita da imitare per il bene dell’umanità”.

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