Cultura

“Agrigento: storia e genio di un luogo”, si presentano le opere di Settimio Biondi

Mercoledì 24 maggio alle ore 10,30 a Casa Sanfilippo

Pubblicato 11 mesi fa

“Agrigento: storia e genio di un luogo.” Mercoledì 24 maggio alle ore 10,30 a Casa Sanfilippo si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto di pubblicazione della collana “Opere Complete di Settimio Biondi”, un’iniziativa promossa da Medinova Editore, con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, in collaborazione con la Sezione di Agrigento dell’associazione “Italia Nostra”.

All’incontro interverranno insieme all’autore Settimio Biondi, il direttore del Parco Roberto Sciarratta, l’editore Antonio Liotta, Cristina Iacono, già responsabile del Fondo storico della Biblioteca regionale Pirandello e il presidente di Italia Nostra Adele Falcetta.La collana prevede la pubblicazione di 4 titoli all’anno, fino all’esaurimento degli scritti che comprendono le riedizioni di singoli volumi  introvabili da decenni e l’uscita dell’intero corpus degli inediti che rappresenta la parte di maggiore impegno per quantità di scrittura e di argomenti trattati. Tra gli inediti: volumi sulla storia dell’acqua, sui mestieri di Girgenti, sull’onomastica, sulla cognominazione agrigentina, su San Calogero, sulla architettura rurale. Il primo volume è già in stampa.

L’intera collana, per volontà di Settimio Biondi, andrà sotto il nome di “Agrigento: storia e genio di un luogo”, con volumi numerati di uguale formato nell’ordine di composizione della serie “Opere Complete”.Il primo ciclo di uscite comprenderà i volumi: “Agrigento minore: le edicole sacre”; “L’età gioenina e la presenza redentorista in Girgenti” (con prefazione di Leonardo Sciascia)”; “La cultura musicale agrigentina tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento”; “I mestieri di Agrigento” (Volume 1). I primi tre volumi sono riedizioni di opere già pubblicate negli anni ’80, mentre il quarto volume è il primo del corpus degli inediti.

Settimio Biondi, classe 1937, considerato senza alcun dubbio il più importante storico di Agrigento dopo Giuseppe Picone, morto nel 1901, oltre che per le sue numerose pubblicazioni di carattere storiografico, è stato per 14 anni Direttore del Museo Civico di Agrigento, che ha riaperto al pubblico, arricchendolo di fondi e di nuove sezioni espositive e documentarie (la medievale e la etno-antropologica), ha recuperato e riorganizzato l?Archivio Fotografico del Comune e ha istituito, con una solitaria azione personale, l?Archivio Storico (che oggi possiede il più importante patrimonio sulla storia di Agrigento) salvando l’enorme massa di materiali già estromessi dal Comune e destinati ad essere trasportati al macero.

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