Cultura

“Vivere Diodoros”, due modi per raccontare il territorio: siti culturali e cibo

Due modi per raccontare il territorio: uno attraverso le sue bellezze storiche, archeologiche e paesaggistiche, l’altro tramite il cibo, fonte infinita di storie, ricordi, emozioni

Pubblicato 1 ora fa

Domani, 28 novembre e dopodomani, 29 novembre, le Fabbriche Chiaramontane di piazza San Francesco ad Agrigento ospiteranno le presentazioni di due libri diversi ma intimamente legati nel contesto dell’iniziativa “Vivere Diodoros – Nutrire i territori”, che rientra nei 44 progetti del dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025,  è organizzata dalla società Zarabbazzara per la Fondazione Agrigento 2025 in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.

Il primo appuntamento, il 28 novembre alle 18.30 è con il giornalista e autore Luca Bergamin, firma autorevole di alcuni principali quotidiani italiani e con il suo “La più bella dei mortali. Nelle terre di Agrigento e della sua mitica costa”, Edicicloeditore. Un viaggio lungo la Costa del Mito tra Licata e Sciacca, con le sue falesie in marna e oasi naturalistiche di intatta bellezza, fino ai Monti Sicani e poi ancora verso la sorprendente Linosa. Bergamin porta il lettore a incontrare un’umanità straordinaria: artigiani che costruiscono carretti a mano, custodi di un’arte che resiste al tempo; cooperative che rigenerano edifici abbandonati, trasformando l’abbandono in rinascita; pescatori, coltivatori di aranci, artisti del corallo, chef e albergatori che reinventano tradizioni millenarie con sguardo contemporaneo. Dialogano con l’autore Pierfilippo Spoto, Emotional Travel Designer e Federica Salvo, direttrice del Giardino della Kolymbethra.
Il 29 novembre, alle 19, spazio invece a “La Sicilia dei Sapori segreti” di Giusi Battaglia, scrittrice e divulgatrice del settore del food, nota sui social e non solo come Giusina in Cucina. Anche il suo libro è un viaggio, ma stavolta tra sapori, luoghi e storie di Sicilia: una guida sentimentale che celebra l’anima accogliente e sorprendente di un’isola tutta da gustare. Non un testo di ricette, ma una dichiarazione d’amore per una Sicilia che si muove tra tradizione e avanguardia: dalla tuma persa di Castronovo di Sicilia agli archi di Pasqua di San Biagio Platani, dall’avocado al caviale di limone di Catania, dal Piacentino ennese alla pagnotta del Dittaino e tante vere chicche dell’enogastronomia mondiale. Dialoga con l’autrice il videomaker Marco Gallo. 

Alle 18, tra piazza San Francesco, Porta di Ponte e piazza San Giuseppe, alcuni consorzi Dop che partecipano a “Nutrire i territori” terranno una degustazione diffusa. Tutti gli eventi sono ad accesso gratuito e fino ad esaurimento posti.

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