Covid, entro febbraio cade l’obbligo delle mascherine all’aperto?
Cosi' il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha risposto a Sky Tg24
Se la corsa del virus continuera’ a rallentare, “tra qualche settimana potremmo affrontare anche la tematica delle mascherine“. Cosi’ il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha risposto a Sky Tg24 a chi gli chiedeva se era imminente la fine dell’obbligo di mascherine all’aperto.
“Vediamo in funzione dei numeri – ha aggiunto – ma la fine di febbraio e’ una possibilita’. Vediamo l’evoluzione della curva epidemica nel paese e in base a quello si potrebbe si decidera’ se anticipare o posticipare”. mascherine: credo che se continuiamo cosi’ tra qualche settimana potremmo affrontare anche la tematica delle mascherine. vediamo in funzione dei numeri ma la fine di febbraio e’ una possibilita’, vediamo l’evoluzione della curva economica del paese, potrebbe anche anrticipate scuola messaggio importante della giornata di ieri, l’investimento prioritario sulla scuola, incrementando il numero die contagiati prima di considerare la dad. l’altro dato e’ stato quello della riduzione del tempo di quarantena per i soggetti non vaccinati. la scelta e’ stata fatta su criteri scientiici molto chiari, dovuti al tempo di incubazione della variante omicron che e’ di 3 giorni e mezzo. tutto questo ha portato a considerare la possibilita’ per chi va in quarantena il rientro dopo 5 giorni all’evidenza di un tampone negativo messaggio molto coerente con quiello che e’ stato l’orientamento del governo e del presidente del consiglio green pass scelta fatta basandosi sull’evidenza che oggi non abbiamo dati solidi per dire quanto dura la protezione dopo la dose di richiamo, giusto estenderlo poi una volta che emergeranno i dati si potra’ dare un intervallo temporale piu’ definito o estenderlo quarta dose noi abbiamo da affrontare la problematica della quarta dosa in maniera molto laica, non dandola per scontata ma non escludendola. traiamo le evidenze dai dati e da li costruiamo tutte le scelte. potremo anche eventualmente avere scelte diffferenziate a seconda dello stato immunologica dei soggetti, chi ha situazione complicata, fragili, potranno essere considerati come categoria da considerare per la quarta dose. nessuno ha argomenti per sostenere ora se escluderla o somministrarla dose ai bambini 0-5 anni direi che potrebbe essere ragionevole l’orizzonte dell’inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione. le agenzie daranno il via libera in base ai dati che si accumulano, in base alle ragioni di sicurezza – sulle quali non ho dubbi – visto che ci sara’ sicuramente due dosi, si prevede dosaggio ridotto anche rispetto a fascia 5-11 anni, quando avremo piu’ dati saremo piu’ previsi qualcuno diceva che conveniva aspettare dati dagli altri paesi, noi abbiamo coperto 33% dei bambini e non ci sono stati problemi. messaggio forte e’ continuare a perseguire politica vaccinazionew