Favara

Femminicidio Lorena Quaranta, autopsia: “Colpita al volto e poi strangolata”

Depositato l’esito dell’autopsia effettuata sul cadavere di Lorena Quaranta, studentessa di medicina originaria di Favara, uccisa lo scorso 31 marzo a Furci Siculo dal fidanzato Antonio De Pace, con cui condivideva l’appartamento in via delle Mimose, al culmine di una brutale lite.  Il medico legale Daniela Sapienza, incaricata dal sostituto procuratore Roberto Conte che coordina […]

Pubblicato 4 anni fa

Depositato l’esito dell’autopsia effettuata sul cadavere di Lorena Quaranta, studentessa di medicina originaria di Favara, uccisa lo scorso 31 marzo a Furci Siculo dal fidanzato Antonio De Pace, con cui condivideva l’appartamento in via delle Mimose, al culmine di una brutale lite. 

Il medico legale Daniela Sapienza, incaricata dal sostituto procuratore Roberto Conte che coordina le indagini, scrive: “La morte si è verificata nella mattinata del 31 marzo 2020 intorno alle ore 6.00 (tra le ore 5.30, 6.00)” e “l’esame cadaverico consente di ritenere che sia stata determinata da arresto cardio-respiratorio per asfissia acuta da soffocazione diretta omicidiaria. La suddetta modalità asfittica è documentata dalla presenza della lesività riscontrata a livello degli orifizi respiratori e sul collo. L’esame esterno cadaverico, infatti, ha messo in evidenza i segni esterni della soffocazione rappresentati nello specifico dall’azione diretta delle mani dell’aggressore sul viso e sul collo della vittima”. 

Prima dell’omicidio, secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stata una colluttazione tra i due: “quanto alla lesione riscontrata sul margine inferiore del ramo mandibolare di destra, la stessa per caratteristiche ed entità, risulta conseguenza di trauma diretto prodotto con un oggetto contundente che stante il contestuale riscontro di una sparsa petecchiatura da infiltrato emorragico alla fronte… potrebbe risultare – in via di possibilità -, compatibile con la base della lampada descritta in sede di sopralluogo, sopra il comodino accanto al cadavere”. 

Per l’omicidio di Lorena Quaranta, come detto, è stato arrestato il fidanzato Antonio De Pace, calabrese. E’ stato lui subito dopo l’efferato delitto a chiamare i carabinieri raccontando quello che era successo. Poi, dopo l’arresto, aveva tentato di “giustificare” l’insano gesto dando la colpa ad un possibile contagio da coronavirus. Tesi questa smentita immediatamente dagli esami che hanno confermato che nessuno dei due avesse contratto il Covid-19.

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