Favara

L’omicidio di Salvatore Lupo, in aula l’esame dei cellulari sequestrati

In aula è stato sentito il consulente tecnico della Procura

Pubblicato 1 anno fa

Nuova udienza del processo a carico di Giuseppe Barba, 66 anni di Favara, accusato dell’omicidio dell’ex genero Salvatore Lupo, ucciso a colpi di pistola nel giorno di ferragosto. Lupo era un imprenditore attivo nell’assistenza ai disabili nonché ex presidente del consiglio comunale di Favara. In aula è stato sentito il consulente tecnico nominato dal sostituto procuratore Paola Vetro che ha riferito sui dati estrapolati dai cellulari sequestrati.

La Procura contesta all’imputato, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Contestato anche il porto in luogo pubblico di un’arma da sparo e la detenzione illegale della stessa all’interno della propria abitazione. Alla base del delitto,secondo gli inquirenti, motivi economici legati al patrimonio e anche la separazione con la moglie nonché figlia di Giuseppe Barba.

A tradire il presunto omicida immagini di un video, estratto dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza, che immortala la sua Fiat Panda mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV novembre, dove, in un bar, è stato commesso l’omicidio dell’imprenditore che gestiva una serie di comunità per disabili e operava nel settore dell’edilizia. Proprio su quell’auto, grazie all’esame dello Stub, sono state trovate – sul volante in particolar modo – tracce di polvere da sparo che avrebbero confermato i sospetti dei carabinieri tanto da fare scattare il fermo della Procura.

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