Favara

Netturbini fermano sciopero e scrivono al Prefetto: “Responsabili ma con tasche vuote”

Dopo due giorni di astensione dall’attività, gli operatori ecologici di Favara hanno deciso, in considerazione dell’attuale periodo di pandemia, di riprendere il lavoro domani stesso. “Siamo padri e madri di famiglia che non riceviamo lo stipendio da due mesi e il fenomeno si ripete costantemente costringendoci ad indebitarci per sostenere le nostre famiglie, siamo anche […]

Pubblicato 4 anni fa

Dopo due giorni di astensione dall’attività, gli operatori ecologici di Favara hanno deciso, in considerazione dell’attuale periodo di pandemia, di riprendere il lavoro domani stesso.

“Siamo padri e madri di famiglia che non riceviamo lo stipendio da due mesi e il fenomeno si ripete costantemente costringendoci ad indebitarci per sostenere le nostre famiglie, siamo anche cittadini consapevoli dei rischi del contagio e della necessità di mantenere l’igiene in città”, così scrivono gli operatori in una lettera che hanno voluto indirizzare al prefetto Maria Rita Cocciufa. “Il nostro vuole essere uno schiaffo morale a tutti i soggetti responsabili del disagio che viviamo ormai da anni.Con le tasche vuote e con le tante esigenze delle nostre famiglie riprendiamo l’attività, nella speranza che il nostro sacrificio sia considerato da Sua Eccellenza, dai cittadini di Favara, dall’Amministrazione comunale e dai nostri datori di lavoro.Siamo in grande difficoltà economica e ci aspettiamo il dovuto e la tutela della legge, continuano. Ci auguriamo di non tornare mai più a protestare per ottenere il diritto alla giusta e puntuale remunerazione. Vogliamo ancora credere che nel giro di poco entreremo in possesso dei nostri soldi per dare serenità alle nostre famiglie”.

Rassicurazioni arrivano dal segretario provinciale della Cgil Alfonso Buscemi che assicura l’impegno delle tre sigle sindacali nella soluzione di una problematica che non fa onore a nessuno e che sta mettendo a dura prova i lavoratori e le loro famiglie.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *