Agrigento, banca condannata alla restituzione di oltre 90 mila euro
Il Tribunale ha dichiarato la liberazione totale dei fideiussori e l’annullamento delle ipoteche iscritte sugli immobili
Il Tribunale di Agrigento, accogliendo le eccezioni formulate dagli avvocati Pier Luigi Cappello e Giuseppe Accolla, ha condannato una banca alla restituzione di oltre 90 mila euro a favore dei mutuatari, stabilendo che la clausola di determinazione degli interessi corrispettivi è nulla per indeterminatezza. Il tribunale ha accolto pertanto le ragioni dei mutuatari e con buona pace per la pretesa creditoria ha dichiarato la liberazione totale dei fideiussori e l’annullamento delle ipoteche iscritte sugli immobili.
“Si tratta di una decisione importante –affermano i legali – in quanto il Tribunale di Agrigento ribadisce un principio di diritto affermato dalla giurisprudenza di legittimità in tema di determinazione degli interessi corrispettivi per relationem nell’ambito dei contratti di mutuo condividendo il principio, ha statuito che “sull’indeterminatezza del tasso va osservato che, ai sensi della giurisprudenza ormai consolidata, affinché una convenzione relativa agli interessi sia validamente stipulata deve avere forma scritta e deve inoltre possedere “un contenuto assolutamente univoco, contenente la puntuale specificazione del tasso di interesse” (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 12276 del 19/05/2011). A tal fine occorre che il tasso sia desumibile dal contratto con l’ordinaria diligenza, senza alcun margine di incertezza o di discrezionalità (Cass Sez. 3, Sentenza n. 25205 del 27/11/2014). Il requisito di univocità e determinabilità del tasso non è soddisfatto quando non vi è possibilità di interpretare univocamente le condizioni e la metodologia di calcolo applicata per la determinazione degli interessi. Bisogna quindi non soltanto verificare se il contratto riporti esplicita indicazione della misura del tasso di interesse convenuto ma valutare se il complesso delle condizioni pattuite consenta o meno di individuare una metodologia di calcolo dell’interesse che sia coerente ed univoca.“
“È chiaro però che non si tratta di un effetto automatico, in quanto è necessaria l’opera di professionisti coscienziosi e preparati e che le vittorie – continuano gli Avvocati Pier Luigi Cappello e Giuseppe Accolla – al contrario delle sconfitte, non sono mai frutto di improvvisazione e pressappochismo ma di approfondimento e continuo aggiornamento delle problematiche di natura bancaria e oggi più di ieri – concludono i legali – la normativa di settore sta offrendo al correntista maggiore tutela che fa ben sperare nell’equilibrio dei rapporti con il ceto bancario.”