Giudiziaria

Agrigento, ingegnere accusato di rapina: “Riconosciuto da tatuaggio”

L'ingegnere è accusato di aver rapinato una prostituta ad Agrigento

Pubblicato 1 anno fa

È ripreso ieri mattina, davanti i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, il processo a carico dell’ingegnere Massimiliano Piraneo, 45 anni, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, accusato di aver rapinato una prostituta.

Sul banco dei testimoni, chiamato dal pm Maria Barbara Grazia Cifalinò, un maresciallo dei carabinieri che ha seguito l’attività investigativa. Il militare ha ripercorso l’indagine spiegando come si è arrivati all’identificazione dell’imputato: “Lo abbiamo rintracciato prendendo il numero dalle telefonate in entrata della donna. Una volta portato in caserma fu riconosciuto da quest’ultima anche grazie ad un tatuaggio che aveva sul braccio”.

La vicenda scaturisce dalla denuncia della ragazza, una dominicana di 27 anni, che ha confermato le accuse anche in sede di incidente probatorio. Secondo la ricostruzione, dopo aver fissato un appuntamento, l’ingegnere avrebbe minacciato con un coltello la donna e portato via un borsello contenente mille euro.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *