Giudiziaria

L’ex sindaco Sodano nuovamente assolto: “Niente patti con la mafia”

Confermata la sentenza di primo grado emessa il 30 giugno del 2016.

Pubblicato 1 anno fa

La Terza sezione della Corte di Appello di Palermo presieduta da Antonino Napoli ha assolto l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Sodano, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Sodano, ex primo cittadino e senatore della Repubblica, incassa così un’altra assoluzione dopo quella disposta in primo grado dal Gup di Palermo Sergio Ziino ormai quasi sette anni fa, esattamente il 30 giugno del 2016.

L’accusa, sostenuta dal procuratore generale Giuseppe Fici, aveva chiesto la condanna di Sodano a sei anni di reclusione.

Al centro del processo l’elezione di Sodano a sindaco nel 1993 quando, secondo l’accusa, le cosche agrigentine condizionarono il voto.

L’ipotesi accusatoria non ha retto nel primo grado di giudizio e adesso anche in Appello.

La Corte d’appello ha altresì disposto la condanna di Giuseppe Arnone, parte civile nel processo ed ex sfidante di Sodano alle elezioni del 1993, al pagamento di mille euro nei confronti dell’avvocato Mormino. 

“E la fine di un incubo per una persona perbene – ha commentato l’avvocato Salvatore Pennica, difensore di Sodano -. Arnone è stato pure condannato a risarcire il collega Mormino per il contenuto di alcune frasi ritenute ingiuriose. Giustizia è stata fatta”.

Sodano era difeso, oltre che da Pennica, anche dagli avvocati Teo Caldarone e Nino Mormino.

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