Giudiziaria

Agrigento, vende i gioielli rubati alla suocera: giovane professionista a processo 

Una giovane professionista agrigentina finisce così a processo con l’accusa di ricettazione

Pubblicato 2 anni fa

Vende i gioielli rubati alla suocera ma viene incastrata dalle ricevute di acquisto di un Compro oro di Agrigento. Una giovane professionista agrigentina finisce così a processo con l’accusa di ricettazione. A disporre la citazione a giudizio, a conclusione delle indagini, è stato il sostituto procuratore Sara Varazi. La prima udienza si celebrerà il prossimo 16 gennaio. La vicenda risale al 2017 quando una cinquantenne agrigentina si accorgeva dell’assenza dalla propria abitazione di gioielli in oro dal notevole valore economico, oltre che affettivo. Superata l’iniziale idea che la scomparsa fosse dovuta a distrazione o semplice noncuranza, la donna constatava che il portagioie era sempre più vuoto.

Così, tormentata dal dubbio che a derubarla fosse la nuora, raccontando con non poco imbarazzo i propri sospetti, denunciava il fatto ai Carabinieri di Agrigento che avviavano celermente le opportune indagini. Qui l’amara conferma. Presso un compro oro della città dei templi, gli inquirenti rinvenivano sei atti di vendita a firma della giovane riguardanti numerosi oggetti in oro: orecchini, anelli, collane, spille, un ciondolo e un bracciale. La prova inequivocabile che il bracciale venduto fosse proprio quello rubato alla 50enne emergeva dalla foto scattata dalla commessa del compro oro in cui, accanto al prezioso monile di famiglia, era chiaramente visibile un documento di riconoscimento della ragazza.

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