Aragona

Aragona, turbativa d’asta: imprenditore condannato per appalto della piscina

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento hanno condannato alla pena dieci mesi di reclusione (pena sospesa) l’imprenditore Vincenzo Picarella, 46 anni, accusato di turbativa d’asta e falso. Per lui anche il divieto di contrarre per un anno con la pubblica amministrazione. La vicenda riguarda l’appalto bandito dal Comune di Aragona per […]

Pubblicato 5 anni fa

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento hanno condannato alla pena dieci mesi di reclusione (pena sospesa) l’imprenditore Vincenzo Picarella, 46 anni, accusato di turbativa d’asta e falso. Per lui anche il divieto di contrarre per un anno con la pubblica amministrazione.

La vicenda riguarda l’appalto bandito dal Comune di Aragona per la gestione decennale della piscina comunale.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Picarella avrebbe fornito false attestazioni di un requisito per poter partecipare alla relativa gara di gestione. Uno di questi requisiti era l’aver maturato esperienza nella gestione pubblica di impianti sportivi nei tre anni precedenti. 

Il pubblico ministero Sara Varazi aveva chiesto la condanna dell’imprenditore a 1 anno e 8 mesi. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Silvio Miceli, aveva invece chiesto l’assoluzione affermando durante l’arringa che l’imprenditore fosse al massimo stato indotto in errore a causa di una autocertificazione prodotta da uno degli imprenditori consorziati già condannato ad un anno e dieci mesi con il rito abbreviato nel settembre 2017.

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