Agrigento

Arrestato in Tribunale l’avvocato Arnone: ha violato prescrizioni

Si riaprono le porte del carcere per l’avvocato, ed ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone. I poliziotti della Digos della Questura di Agrigento hanno eseguito – direttamente al tribunale di Agrigento – un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali per l’avvocato, ed ex consigliere comunale, Giuseppe Arnone. Ad emettere il provvedimento e’ stato il giudice di Sorveglianza. […]

Pubblicato 5 anni fa

Si riaprono le porte del carcere per l’avvocato, ed ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone. I poliziotti della Digos della Questura di Agrigento hanno eseguito – direttamente al tribunale di Agrigento – un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali per l’avvocato, ed ex consigliere comunale, Giuseppe Arnone. Ad emettere il provvedimento e’ stato il giudice di Sorveglianza.

Dunque, Giuseppe Arnone, 59 anni, avvocato ed ex vice presidente del Consiglio comunale di Agrigento, è stato arrestato questa mattina, con provvedimento del Giudice di Sorveglianza, dopo che il 23 gennaio del 2018 era stato affidato in prova ai servizi sociali per espiare un cumulo di pene di 3 anni 5 mesi di reclusione.

Erano
state poste delle prescrizioni come il divieto “di inviare mail e pec,
comunicare tramite mailing list, accedere a forum e chat, utilizzare facebook e
piattaforme web, anche per interposta persona; diffondere volantini o apporre
striscioni riportanti immagini o affermazioni diffamatorie, calunniose o
moleste nei confronti di soggetti pubblici o privati, ovvero lesive della
reputazione e onorabilità delle istituzioni Repubblicane; realizzare
pubblicazioni (libri, articoli di stampa, opuscoli, volantini,
striscioni)”.

Il Giudice
di Sorveglianza aveva già riesaminato 5 volte la misura dell’affidamento ai
servizi sociali “a seguito di plurime – viene scritto – violazioni delle
prescrizioni”.

Ieri, la
Procura di Agrigento ha inoltrato un’annotazione sulla “distribuzione da
parte dell’affidato (Arnone ndr) di volantini operata innanzi al parcheggio
adiacente al tribunale. L’asserita finalità, palesemente strumentale, della
distribuzione di volantini è quella – scrive il giudice di sorveglianza – di
propagandare l’elezione dell’autore al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Agrigento”.
“Nei volantini, Arnone – prosegue il magistrato – non rappresenta concreti
programmi elettorali e non ha distribuito ai soli avvocati, riproduce la
copertina di un suo libro, asseritamente di prossima pubblicazione, intitolato:
‘Storie comiche di 8 importanti pessimi magistrati’, riportandone uno stralcio
dove prende di mira due magistrati in servizio alla Procura di Agrigento:
Salvatore Vella e Alessandra Vella”.

Il giudice
di Sorveglianza ha disposto, dunque, la provvisoria e immediata sospensione
della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale di Arnone ed ha
ordinato di accompagnare l’avvocato alla casa circondariale più vicina”.

Cosa
realmente avvenuta dopo un passaggio di Arnone negli uffici della Digos della
Questura di Agrigento per le incombenze di rito.

Non era
mai accaduto che un avvocato venisse arrestato in Tribunale mentre svolgeva il
ruolo di imputato (era sotto processo per aver diffamato il sindaco di
Agrigento Calogero Firetto e a seguire aveva altri due processi per diffamazione
che sono stati rinviati). E’ stato lo stesso Arnone a chiedere di sospendere il
processo in cui era imputato non appena ha appreso la notizia che stava per
essere arrestato. Il giudice Quattrocchi – monocratico – incredulo, ha chiesto
copia degli atti ai poliziotti giunti in Tribunale per arrestare Arnone e una
volta ricevuti i documenti ha sospeso il processo (e rinviato gli altri a
seguire con Arnone imputato)

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