Giudiziaria

Borgo Scala dei Turchi, chieste 4 condanne in Appello

Quattro condanne da confermare. Per il procuratore generale di Palermo la sentenza di primo grado del processo scaturito dall’inchiesta sulle presunte irregolarita’ legate alla realizzazione del cosiddetto “Villaggio dei vip”, nei pressi della Scala dei Turchi, la stupenda parete rocciosa sulla spiaggia di Realmonte, nell’agrigentino, e’ stata “coerente con i riscontri probatori” e non va […]

Pubblicato 4 anni fa

Quattro condanne da confermare. Per il procuratore generale di Palermo la sentenza di primo grado del processo scaturito dall’inchiesta sulle presunte irregolarita’ legate alla realizzazione del cosiddetto “Villaggio dei vip”, nei pressi della Scala dei Turchi, la stupenda parete rocciosa sulla spiaggia di Realmonte, nell’agrigentino, e’ stata “coerente con i riscontri probatori” e non va modificata. Il progetto del Borgo, bloccato dal sequestro negli anni scorsi, e’ un complesso di villette a schiera a cui parecchi vip erano interessati, poco distante dalla scogliera di marna fra le piu’ famose al mondo, ritenuto illegittimo perche’ avrebbe violato le prescrizioni relative alle altezze degli edifici e alla distanza dal mare. Il verdetto e’ stato emesso dal gup Francesco Provenzano il 26 luglio del 2018. Quattro mesi di arresto e 4 mila euro di ammenda sono stati inflitti ad Antonino Terrana, 62 anni, dirigente della Soprintendenza e Giovanni Francesco Barraco, 59 anni, direttore dei lavori. Otto mesi di arresto e 14 mila euro di ammenda per Gaetano Caristia, 72 anni, presidente della societa’ siracusana Co.Ma.Er che stava realizzando il complesso di villette a schiera e Sebastiano Comparato, 83 anni, legale rappresentante e socio maggioritario della stessa societa’. All’apertura del processo di appello Terrana e Caristia (difesi dagli avvocati Giuseppe Scozzari e Luigi Restivo) hanno rinunciato alla prescrizione. I giudici hanno ammesso pure alcuni documenti che proverebbero, secondo la difesa, l’inesistenza di alcun vincolo. Oggi c’e’ stata la requisitoria del pg che ha chiesto di confermare il verdetto. Richiesta alla quale si e’ associato l’avvocato di parte civile Daniela Ciancimino, che assiste Legambiente Sicilia. Subito dopo l’avvocato Scozzari ha illustrato la sua arringa in difesa di Terrana. Il 29 ottobre si torna in aula per completare le discussioni dei difensori. (AGI)

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