Giudiziaria

Gip convalida fermo Sedita (“insano di mente”): mandato in manicomio giudiziario

Per il giudice la misura cautelare da applicare non può essere il carcere

Pubblicato 1 anno fa

Il Gip del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano ha convalidato il provvedimento di fermo nei confronti di Salvatore Sedita, 34 anni, accusato del duplice omicidio dei genitori.

Il giudice ha disposto per l’indagato il ricovero in un manicomio giudiziario o in una residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza individuata dal pubblico ministero Gloria Andreoli.

Sedita l’altro ieri ha confessato di aver ucciso il padre Giuseppe e la madre Rosa Sardo. L’autopsia, eseguita ieri sera dal medico legale Cataldo Ruffino, ha confermato le ipotesi già note: è stato un vero e proprio massacro.

Quasi cinquanta coltellate, utilizzando una mannaia. Venticinque quelle inflitte al padre, ventidue quelle alla madre.

Per il giudice la misura cautelare da applicare non può essere il carcere anche alla luce della consulenza psichiatrica effettuata su Sedita in cui è emerso un chiaro scompenso psicotico con relativo disturbo.

Scrive il Gip nel suo provvedimento:

La custodia cautelare in carcere non può essere concessa in quanto l’indagato, per come si evince dalla consulenza psichiatrica allegata dal P.M. ai suoi atti, è affetto da scompenso psicotico con diagnosi di disturbo psicotico (referto dott. Alessandro Sveltini in atti).

Tale scompenso psichiatrico è stato peraltro constatato de visu in sede di interrogatorio di convalida.

In aggiornamento

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