Giudiziaria

Escluso da concorso perché grasso, poliziotto vince appello

Nel 2018 il giovane di Bagheria era stato escluso dalle prove psicofisiche in quanto non rientrava nei parametri fisici previsti per la massa grassa.

Pubblicato 1 anno fa

I giudici del Consiglio di Stato hanno respinto il ricorso del ministero della Giustizia e confermata l’assunzione di un poliziotto bagherese escluso dal concorso per il peso. Si conclude in appello un procedimento che ha visto l’agente di polizia assistito dagli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo avere riconosciuto le proprie legittime rivendicazioni e continuare ad indossare la divisa. Nel 2018 il giovane di Bagheria aveva partecipato al concorso in polizia, ma era stato escluso dalle prove psicofisiche in quanto non rientrava nei parametri fisici previsti per la massa grassa. Le misurazioni, in sede concorsuale, però non sarebbero state state effettuate in maniera corretta e il suo indice di massa corporea risultava errato, tanto da compromettere l’intero iter concorsuale, dice la difesa. Non ritenendo corrette le misurazioni, si è rivolto ai legali per essere nuovamente inserito tra quanti avevano superato le visite. I giudici del Tar hanno accolto il ricorso e chiesta anche l’assunzione. Contro la decisione dei giudici di primo grado anche se il poliziotto era già in servizio il ministero ha presentato appello. “E’ stato dimostrato nei due gradi di giudizio che vi era stata un’errata valutazione medica e che dunque l’esclusione era illegittima – dicono gli avvocati – In ogni caso, non può esserci alcun tipo di esigenza cautelare che possa prevalere sul suo interesse a lavorare. Lavoro che in questi anni ha svolto anche in maniera lodevole”. 

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