Giudiziaria

“Estorsione a meccanico di San Biagio Platani”, ok a intercettazioni

Saranno utilizzate alcune intercettazioni dell'inchiesta Nuova Cupola

Pubblicato 3 anni fa

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno dato l’ok all’utilizzo delle intercettazioni – provenienti dall’inchiesta antimafia “Nuova Cupola”- che confluiranno dunque nel processo a carico di sei persone accusate di estorsione e ricettazione: si tratta di Antonino Mangione, 40 anni di Raffadali, e Roberto Lampasona, 44 anni di Santa Elisabetta.

Insieme a loro, ma per l’ipotesi di reato di ricettazione, altre quattro persone siedono sul banco degli imputati: Domenico Mangione, 64 anni, di Raffadali; Concetto Giuseppe Errigo, 57 anni, di Comiso, coinvolto anche lui nell’inchiesta “Proelio”; Girolamo Campione, 43 anni, di Burgio e Maurizio Marretta, 43 anni di Santo Steano.

Secondo l’accusa Lampasona e Mangione, già noti per diverse inchieste giudiziaria e recentemente coinvolti nell’omicidio del pensionato raffadalese Pasquale Mangione, si sarebbero fatti consegnare assegni in vuoto per 60 mila euro da un meccanico di San Biagio Platani – minacciandolo – spendendo il nome del boss Fragapane.

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