Favara

Faida Favara-Liegi, in aula il capo della Squadra Mobile di Agrigento

Il dirigente ha risposto alle domande delle parti ricostruendo le varie fasi della maxi indagine “Mosaico”

Pubblicato 3 anni fa

Entra nel vivo il processo, che si celebra davanti la Corte d’Assise di Agrigento presieduta da Alfonso Malato con a latere il giudice Agata Genna, a carico di Carmelo Vardaro, 45enne di Favara, unico imputato che ha scelto la via del rito ordinario tra quelli coinvolti nella maxi inchiesta “Mosaico”. L’operazione è stata eseguita dalla Squadra Mobile guidata da Giovanni Minardi facendo luce sulla tristemente nota faida sull’asse Favara-Liegi. 

Vardaro è accusato di omicidio e tentato omicidio. In particolare deve rispondere dell’assassinio  di Mario Jakelich ed il ferimento di Maurizio Distefano avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio (reato contestato anche ad Antonio Bellavia, 48 anni e Calogero Bellavia, 30 anni) ma anche di due tentati omicidi e  due estorsioni con metodo mafioso e di una serie di reati minori.

A comparire davanti i giudici, chiamato a testimoniare dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Claudio Camilleri, è Giovanni Minardi, a capo della Squadra Mobile di Agrigento. Il dirigente ha risposto alle domande delle parti ricostruendo le varie fasi della maxi indagine “Mosaico”. Ed è proprio dall’unione di alcuni tasselli investigativi, apparentemente slegati tra loro, che si è giunti al provvedimento di fermo che ha interrotto una lunga scia di sangue. 

Altri sette imputati  hanno chiesto di essere giudicati col rito abbreviato: Antonio Bellavia, 48 anni, residente in Belgio; Calogero Bellavia, 30 anni, di Favara; Calogero Ferraro, 43 anni, di Favara; Calogero Gastoni, 38 anni, di Agrigento; Carmelo Nicotra, 39 anni, di Favara; Gerlando Russotto, 31 anni, di Favara; Vincenzo Vitello, 64 anni, di Favara. Tre gli omicidi contestati nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico”: quello di Mario Jakelich, avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio (contestato come detto ai Bellavia e a Vardaro), quello ai danni di Carmelo Ciffa, ucciso in pieno giorno a Favara il 26 ottobre del 2016 (contestato ai Bellavia) e quello ai danni di Emanuele Ferraro, ucciso a Favara l’8 marzo del 2018: il delitto è contestato a Gastoni.

Il presidente della Corte di Assise, il giudice Alfonso Malato, ha disposto il rinvio dell’udienza al prossimo 15 febbraio quando in aula verranno proiettate le immagini della fasi dell’agguato fallito a Carmelo Nicotra.

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