Agrigento

Favara, omicidio Lupo: Barba sta male, processo nuovamente rinviato

Il nipote dell'imputato pronto a costituirsi parte civile

Pubblicato 2 anni fa

Un ripetuto problema di salute dell’imputato ha fatto slittare nuovamente l’apertura del processo, davanti i giudici della prima Corte di Assise di Agrigento presieduta da Giuseppe Miceli, scaturito dall’omicidio di Salvatore Lupo, imprenditore ex presidente del Consiglio comunale di Favara, freddato all’interno di un bar il giorno di Ferragosto.

Giuseppe Barba, 66enne di Favara, è accusato di aver ucciso l’ex genero per motivi economici e per i dissidi scaturiti dopo la separazione con la moglie.

L’udienza è stata rinviata al prossimo 15 settembre. Al ritorno in aula è già prevista la richiesta di costituzione di parte civile del nipote del presunto assassino e figlio della vittima.

La Procura contesta le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Contestato anche il porto in luogo pubblico di un’arma da sparo e la detenzione illegale della stessa all’interno della propria abitazione.

Giuseppe Barba sarebbe stato tradito dalle immagini di un video, estratto dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza, che immortala la sua Fiat Panda mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV novembre, dove, in un bar, è stato commesso l’omicidio dell’imprenditore che gestiva una serie di comunità per disabili e operava nel settore dell’edilizia. Proprio su quell’auto, grazie all’esame dello Stub, sono state trovate – sul volante in particolar modo – tracce di polvere da sparo che avrebbero confermato i sospetti dei carabinieri tanto da fare scattare, il 9 settembre, il fermo della Procura.

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