Giudiziaria

Immigrazione, omicidio aggravato dalla crudeltà: 4 misure cautelari

E' un racconto dell'orrore quello fatto da alcuni dei migranti che il 24 luglio dello scorso anno arrivarono al porto di Messina

Pubblicato 1 anno fa

Li hanno picchiati con bastoni e cinghie, hanno razionato acqua e cibo fino all’estremo e hanno richiuso alcuni di loro nella stiva del peschereccio provocando la morte di cinque di loro per il caldo e la disidratazione.

E’ un racconto dell’orrore quello fatto da alcuni dei migranti che il 24 luglio dello scorso anno arrivarono al porto di Messina dopo essere stati soccorsi da due motovedette della Guardia di finanza. In 184 erano partiti alla volta dell’Italia il 19 luglio, dopo aver pagato circa tremila euro ciascuno e aver trascorso un mese in una connection house sulle coste libiche.

Nella traversata in cinque persero la vita: i cadaveri furono trovati nella stiva del peschereccio dove gli scafisti avevano rinchiuso alcuni migranti privandoli di acqua e cibo e non curanti del caldo. Cinque egiziani furono arrestati poco dopo lo sbarco per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nei giorni scorsi, dopo gli esiti delle autopsie, i magistrati della Procura di Messina hanno chiesto, e ottenuto, al gip la custodia cautelare in carcere per quattro di loro, indagati adesso anche per omicidio aggravato dall’aver agito con crudeltà.

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