L’omicidio del cardiologo Alaimo, nuova perizia psichiatrica sul bidello: nominato pool
Gli specialisti sono chiamati a stabilire definitivamente se l’imputato, al momento dell’omicidio, fosse capace di intendere e volere
Al via dal prossimo 23 marzo la nuova perizia psichiatrica disposta dalla Corte di Assise di Agrigento su Adriano Vetro, il bidello di Favara che lo scorso anno uccise con un colpo di pistola il cardiologo Gaetano Alaimo all’interno della clinica di via Bassanesi. Il presidente della Corte Giuseppe Miceli ha affidato l’incarico ad un pool di specialisti chiamato a stabilire definitivamente se l’imputato, al momento dell’omicidio, fosse capace di intendere e volere. L’equipe di consulenti, che avrà sessanta giorni di tempo per eseguire tutti gli esami necessari, è composta dagli specialisti in psichiatria Osvaldo Azzarelli, Eugenio Auguglia e Maurizio Marguglio.
La decisione di disporre una nuova perizia rappresenta un punto di svolta nel processo alla luce dei tanti pareri contrastanti emersi circa le condizioni di salute mentale dell’imputato. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino, sostiene ormai da tempo l’incapacità di intendere e volere del bidello. Una tesi sposata anche dal primo consulente nominato dalla Corte di Assise, la psichiatra Cristina Camilleri, che invece è stata aspramente contestata dai periti della parte civile rappresentata dagli avvocati Giuseppe Barba e Vincenzo Caponnetto. Adesso ci sarà un nuovo pool di esperti.
Il delitto del cardiologo è avvenuto all’interno della clinica nel centro di Favara. Il bidello si è presentato senza appuntamento in ambulatorio, non ancora aperto al pubblico, e ha esploso un solo colpo, letale, di pistola calibro 7.65. Alla base del fatto di sangue, che ha sconvolto l’intera comunità di Favara, il mancato rilascio di un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida.